SICUREZZA SCUOLE, PROVINCIA TERAMO TROVA FONDI DA CESSIONE IMMOBILI PUBBLICI

di Eleonora Marchini

16 Ottobre 2017 07:00

Teramo -

TERAMO – Conferimento di immobili al fondo nazionale Invimit, società gestita dal ministero dell’Economia e Finanze e cessione di proprietà immobiliari in cambio di opere.

La Provincia di Teramo sta affrontando da qualche anno, con operazioni finanziarie particolari, l’emergenza manutenzione e sicurezza dell’edilizia scolastica di sua competenza che comprende, in tutto, 27 Istituti di istruzione superiore.

L’ultima iniziativa, in ordine temporale, quella appunto della cessione di edifici proprietà della Provincia alla Invimit che si è aggiudicata l’asta a fine 2016, ha visto un'ulteriore cessione, quella dello stabile che a Teramo ospita oggi la caserma dei Carabinieri per un importo di circa 5 milioni di euro.  

“Gli importi ricavati da queste due alienazioni del patrimonio immobiliare, avvenute con formule e in tempi diversi, sono già stati inseriti a bilancio – spiega ad Abruzzoweb  Mirko Rossi, consigliere della provincia di Teramo con delega all’Edilizia scolastica – nel dicembre 2016 e riportati al 2017 e destinati agli interventi sugli edifici occupati da istituti di istruzione superiore di competenza dell’ente”. 





Entrando nel dettaglio, si parla di 4 milioni e 400 mila euro arrivati dalla vendita della caserma dei Carabinieri di Teramo, con il fondo immobiliare Invimit che si occupa proprio delle acquisizioni del patrimonio pubblico dismesso, e di circa 2 milioni per la ex caserma dei vigili del fuoco, venduta invece alcuni anni fa. 

Dei quasi 5 milioni dell’ultima cessione sono stati già impegnati 600 mila euro “per completare il discorso degli studi sugli indici di vulnerabilità sismica delle strutture scolastiche di competenza della provincia di Teramo. In base ai risultati di questi studi è stata decisa la chiusura di due scuole, gli istituti professionali Ipsia di Teramo e di Giulianova (Teramo) – illustra il consigliere – i cui alunni sono attualmente ospitati in altre strutture scolastiche”.  

“Altri 400 mila euro – aggiunge – su uno stanziamento di 800 mila complessivi, sempre parte della cifra ottenuta dalla vendita della caserma, sono stati destinati ai lavori di adeguamento dei sistemi antincendio delle scuole superiori dell’intera provincia di Teramo e quindi a interventi su centrali termiche, adeguamento della cartellonistica per la sicurezza, uscite di emergenza e maniglioni antipanico, mentre per la manutenzione straordinaria, sempre in ambito di edilizia scolastica, sono stati utilizzati ulteriori 200 mila euro”.

Gli studi sugli indici di vulnerabilità sismica effettuati hanno consentito all’ente provinciale teramano di avere “un quadro completo della situazione, utile a definire gli interventi da programmare. Forse siamo tra i pochi enti in Italia a conoscere lo stato effettivo dell’edilizia scolastica di propria competenza”, rimarca il consigliere. 

Delle cifre a disposizione, restano ancora 2 milioni e 800 mila euro circa rimessi in bilancio e accantonati “per  i quali si valuterà l’assegnazione a interventi di miglioramento sismico sugli immobili scolastici, lavori da programmare dopo una serie di studi di fattibilità ancora comunque da affidare ed effettuare”.





“Ricorrere alla dismissione di immobili di proprietà della Provincia per finanziare i lavori da eseguire sulle scuole è stata una scelta per trovare una via d’uscita al problema della manutenzione e miglioramento sismico degli stabili – sottolinea ancora – ma che ovviamente non può essere la soluzione definitiva alla questione della mancanza di fondi e personale sufficiente”.  

Una problematica accentuata dalla riforma degli enti locali operata dalla legge Delrio del 2014 con il riassetto della struttura delle Province che hanno visto una sensibile riduzione delle entrate, provenienti dai tributi storicamente riscossi, trattenute nel bilancio dello Stato e solo in minima parte ridistribuite agli enti provinciali. 

Risale al 2015 invece l’altra operazione che ha riguardato la vendita della caserma dismessa dei vigili del fuoco di Teramo, in viale Cadorna, ceduta per circa due milioni di euro alla società di Bellante (Teramo) Vivere Srl, formata dalle imprese locali Malvone costruzioni, Marra appalti e Cise appalti, che però pagherà l’importo in servizi “285 mila euro di lavori netti da eseguire ogni anno per conto dell’Ente in lavori per edilizia scolastica, per un periodo di sette anni. 

“Stiamo per consegnare una serie di progetti esecutivi alla società che ha acquisito la ex caserma dei vigili del fuoco, una serie di piccoli lavori da eseguire su tanti istituti di istruzione superiore. Con questa formula diciamo originale di vendita, per la quale si è optato dopo diverse aste andate deserte, l’ente provincia resta comunque committente dei lavori”, conclude Rossi.

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