SI SPACCA CENTRODESTRA AQUILANO, ‘NO TANDEM DE MATTEIS-MANNETTI”

di Alberto Orsini

29 Aprile 2014 15:58

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – Continua la guerra senza fine in seno al centrodestra aquilano.

Un gruppo di consiglieri di minoranza del Comune dell’Aquila si dichiara infatti in una nota “al fianco di chi sposerà il futuro contro il passato”.

In particolare, i 6 consiglieri Raffaele Daniele (Unione di centro), Luigi D’Eramo (La Destra), Guido Liris (Forza Italia), Alessandro Piccinini (Nuovo centrodestra), Pierluigi Properzi (civico) e Roberto Tinari (Fi) si dichiarano contrari alla “spartizione delle prossime candidature, sindaco dell’Aquila e parlamentare” che sarebbe stata messa in atto nei giorni scorsi da “alcuni rappresentanti di alcune componenti del centrodestra aquilano”.

Secondo quanto si apprende, il ticket a cui si riferiscono prevedrebbe per 2018 il vice presidente uscente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, non ricandidato, come futuro candidato alla Camera, a cui ha già tentato senza successo l’elezione nel 2013.

A contendere nel 2017 la fascia tricolore al candidato del centrosinistra del post-Cialente sarebbe, invece, il direttore regionale Carla Mannetti.

A questa coppia di nomi si oppongono i consiglieri aquilani, anche se, va notato, 4 dei sei ribelli nel 2012 sono entrati Comune sostenendo proprio la coalizione del candidato sindaco Gdm, sconfitto da Cialente.

Ovviamente un simile scenario potrebbe avere ripercussioni anche immediate, nel sostegno ai candidati aquilani nella campagna elettorale per le Regionali che ci saranno tra meno di un mese e che sta entrando nel vivo, ed è questa la ‘minaccia’ finale dei ribelli che chiedono “futuro contro il passato”.

La battaglia viene subito sposata dall'assessore regionale uscente e ricandidato come consigliere Gianfranco Giuliante, che sbotta: “Si ri-sente la maleodorante logica della spartizione che investe l’oggi ma anche il domani. Si pianifica l’accordo che pre-vede la sindaca di domani, il parlamentare della (vicina?) prossima legislatura e il consigliere regionale sul quale convergere”.

Ai microfoni di AbruzzoWeb, a predicare calma è l'altro consigliere aquilano uscente e ricandidato, Luca Ricciuti. “Sul tema del rinnovamento non si può che essere d'accordo, e io sono stato il primo a chiedere rinnovamento per il partito. Quanto al tandem, impossibile pensare ora a che cosa sarà domani”.

LA NOTA DEI CONSIGLIERI

Il centrodestra aquilano ha bisogno di una nuova classe dirigente; è quello che chiedono i cittadini i quali  guardano con apprensione  il proprio futuro e quello del capoluogo di regione.





In questo momento, le aspettative di migliaia di aquilani rischiano di essere, ancora una volta, mortificate.

Nei giorni scorsi alcuni rappresentanti di alcune componenti del centrodestra aquilano, nascondendosi dietro a un “correntistico” attivismo elettorale, hanno pianificato a tavolino la spartizione delle prossime candidature; sindaco dell’Aquila e parlamentare.

Costoro vogliono la restaurazione delle vecchie logiche che hanno ucciso consensi e soffocato, fino a oggi, una nuova visione per L’Aquila, permettendo così alle sinistre di dilagare.

Noi, lavoriamo per un cambiamento generazionale che pensioni definitivamente un certo modo di fare politica.

Per questo, alle elezioni regionali, saremo al fianco di chi sposerà il futuro contro il passato.

LA NOTA DI GIULIANTE

Da troppi anni nel nostro territorio il progetto vincente è quello del non cambiamento. Ci si accontenta dell’alternanza di una classe politica con un’altra senza che nella sostanza accada nulla capace di incidere sul piano della realtà fattuale.

Gli attori sempre uguali, famiglie politiche e/o politici famigli hanno garantito questo quadro di immobilismo nel quale non è prevista l’azione ma al massimo la contrazione, la smorfia, il disgusto part-time!

E questo addebito che ci ricomprende tutti imporrebbe il diritto/dovere all’autocritica per quanto avvenuto in passato!

Dinanzi a un evento come quello che ci è toccato in sorte, ci si  sarebbe aspettato la rottura degli schemi, un cambio di passo, ma così non è stato!

Ancora oggi continua a persistere “un gioco delle parti” utile solo a riaffermare lo status quo a prescindere dal risultato elettorale.





La realtà è che continuano a prevalere ipotesi obsolete e modelli che nulla hanno a che fare con ciò che il territorio reclama.

Invece di un progetto politico, si ri-sente la maleodorante logica della spartizione che investe l’oggi ma anche il domani. Si pianifica l’accordo che pre-vede la sindaca di domani, il parlamentare della (vicina?) prossima legislatura e il consigliere regionale sul quale convergere.

Rispetto a tutto ciò chiediamo di trasgredire, di irrompere nello spazio che un cerchio magico riserva a sé stesso per replicarsi, di entrare nel dibattito per cercare nuove sintesi capaci di interpretare gli stimoli e le novità di questo tempo.

A chi non si riconosce nella calma piatta di schemi ormai logori chiediamo di applicarsi nella ricerca di nuovi ed originali percorsi di confine, capaci di aggregare al di sopra e oltre il piccolo cabotaggio al quale per troppo tempo abbiamo soggiaciuto!

Gli amministratori di centrodestra oggi all’opposizione, debbono e possono essere gli artefici di una riscossa a lungo attesa che li veda protagonisti e artefici del rinascimento di questa terra martoriata!

RICCIUTI: “UNITA' NEL CENTRODESTRA, NO ALLE POLEMICHE”

“Solo l’unità ci fa forti e ci accredita rispetto alla gente. Oggi c’è poco bisogno di polemica ma di una prospettiva comune. Saremo compatti e voteremo per Forza Italia e per i candidati giusti”.

Così il consigliere regionale forzista Luca Ricciuti, ricandidato in Fi per le elezioni del prossimo 25 maggio, commenta ai microfoni di AbruzzoWeb la levata di scudi di alcuni consiglieri comunali aquilani che hanno chiesto rinnovamento in vista del voto.

“Sul tema del rinnovamento non si può che essere d’accordo – spiega Ricciuti – In concreto qualcuno ha sbattuto i pugni sul tavolo perché il rinnovamento coinvolgesse per primo il nostro partito, e qualcun altro invece lo ha osteggiato”.

Quanto all’ipotesi un ticket tra Carla Mannetti per la candidatura a sindaco nel 2017 e Giorgio De Matteis per quella a parlamentare nel 2018, accennato dai consiglieri ribelli, Ricciuti ricorda che “non sappiamo quello che succede domani, figuriamoci prospettive di questa natura. Il consenso va conquistato nelle tornate elettorali e sono da sempre un fan delle primarie, quando servono”.

Per il futuro della coalizione aquilana, “non esistono alti graduati ma un lavoro comune che si sta facendo con l’esperienza necessaria e con la forza e l’entusiasmo giovanile”, conclude. (alb.or.)

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