SULMONA – “La città è stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi, ormai da tempo, dinanzi alle legittime istanze delle comunità locali”.
Questo uno dei passaggi della durissima lettera pubblicata su Facebook da Annamaria Casini, che si è dimessa oggi da sindaco di Sulmona (L'Aquila), dopo la mossa del governo Gentiloni di spingere sulla realizzazione di una centrale di compressione per il metanodotto Snam.
LA LETTERA COMPLETA
A seguito della gravissima decisione adottata ieri dal Consiglio dei Ministri, relativa alla centrale di compressione Snam, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da primo cittadino al fine di rappresentare il venir meno della fiducia da parte dei cittadini di Sulmona e della intera Valle Peligna nei confronti delle istituzioni nazionali.
Sulmona è stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi, ormai da tempo, dinanzi alle legittime istanze delle comunità locali.
Non possiamo accettare e non accetteremo il vilipendio messo in atto contro il nostro territorio.
Quello che è accaduto ieri sera dimostra lo scollamento e la disarmante distanza da parte delle istituzioni nazionali e dei partiti politici nei confronti degli interessi delle comunità locali.
E' evidente, ma allo stesso tempo drammatico, che un sindaco non abbia strumenti efficati per difendere il proprio territorio rispetto a quelli che possono essere considerati veri e propri atti di aggressione.
Per questo le mie dimissioni rappresentano il gesto estremo e necessario per manifestare il forte dissenso della nostra comunità.
Le mie dimissioni sono un grido di dolore dinanzi alla viltà di tutti i Governi che si sono succeduti negli anni, unici responsabili di siffatta scellerata decisione che risponde a logiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini.
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