SFOLLATI SFRATTATI, POLEMICA SU SINDACO DI BARISCIANO ”HANNO CASA PRONTA DA UN ANNO E NON RIENTRANO!”

di Marco Signori

1 Maggio 2016 10:43

L'Aquila -

BARISCIANO – È polemica sul sindaco di Barisciano (L'Aquila), Francesco Di Paolo, che insieme a Sandro Ciacchi di Goriano Sicoli è anche coordinatore dei sindaci del cratere sismico, che starebbe sollecitando in modo “molesto” una famiglia ospite nei moduli abitativi provvisori (Map) del paese a lasciare l'alloggio.

“Gli atti compiuti in modo persistente e tenace che inducono nella vittima anche solo malessere psicologico o fisico, sono definiti atti persecutori e chi li attua è un persecutore, cioè un soggetto che commette un crimine punibile dalla Legge”, va già duro Walter Salvatore, il “picconatore” della ricostruzione, ex consigliere comunale di Barisciano, nel denunciare il caso di “pervicacia ed insistenza” con la quale “il sindaco minaccia di sfrattare quei residenti nei Map che, a lavori ultimati negli immobili danneggiati dal sisma, non possono rientravi a causa dei tempi biblici con cui i vari gestori intervengono per riallacciare le utenze”.





“Ritardi che il sindaco è tenuto a sanzionare in base all'articolo 11, comma 5-bis della legge 125 del 2015 in base alla quale le società fornitrici dei servizi hanno quattro mesi di tempo per provvedere al riallaccio delle utenze. In caso di ritardo si applica alle stesse una sanzione pari ad euro 500 al giorno, da versare al comune”, ricorda Salvatore.

Una versione ben diversa, tuttavia, da quella fornita da Di Paolo.

“Innanzitutto è un caso isolato – spiega ad AbruzzoWeb – e poi si tratta di un cittadino che ha ultimato i lavori di ricostruzione a novembre del 2014 ma ha effettuato i pagamenti per il riallaccio a dicembre del 2015. Finché non paghi è naturale che nessuno venga a riallacciarti le utenze, e se per farlo impieghi un anno la colpa sarebbe del sindaco?”.





Da parte dei gestori, poi, “nessun ritardo – garantisce Di Paolo – se fai la domanda ma non paghi, l'utenza non te la riallacciano, avoglia a sollecitare le aziende fornitrici”.

A Barisciano sono ancora 150 le famiglie ospitate nei Map, a 7 anni dal terremoto solo una ventina sono rientrate nelle proprie abitazioni.

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