SEI ANNI DOPO, SPECIALE TERREMOTO 2009 TUTTI I NUMERI DELLA VITA CHE RINASCE

di Alberto Orsini

5 Aprile 2015 09:17

L'Aquila -

L’AQUILA – La vita rinasce nel cuore colpito dell’Aquila. A 6 anni dal terremoto ci sono 82 attività commerciali che hanno riattivato la sede nel centro storico terremotato dell’Aquila, circa 150 cantieri di ricostruzione privata nel cuore della città capoluogo mentre sono 30 i cantieri della ricostruzione pubblica.

Di fronte a queste belle notizie, stride che ci siano ancora 12.918 persone senza casa con varie forme di assistenza.

Sono questi i numeri principali di uno screening effettuato da AbruzzoWeb sulle principali sfaccettature del post-sisma in occasione del sesto anniversario della tragedia, simboleggiato anche dalla foto della nuova e splendida illuminazione della Basilica di San Bernardino, riportata alla luce con 25 milioni di euro.

Dati numerici che fanno il paio con le dichiarazioni del sindaco, Massimo Cialente, che scopre l’ottimismo: “Comincio a pensare che la strada sia in discesa, guardiamo la luce: con l’asse centrale ricostruito entro il 2017, gli aquilani torneranno sotto i Portici e il corteo per commemorare le vittime passerà nel cuore del centro storico”, dichiara-

Come avviene dal 2010, questo giornale, ormai quasi giunto a spegnere la sua quinta candelina, ha voluto scandagliare nel profondo l’attitività della rinascita dell’Aquila con uno speciale tutto da leggere.

Si comincia parlando del più grave problema irrisolto, quelle delle frazioni spopolate e senza ricostruzione, e poi si affrontano altri temi come il matrimonio della coppia nata in tendopoli e la vita “giorno e notte” che rinasce in centro storico, caso di scuola quello di piazza Chiarino.

Si parla dello stato delle principali 27 inchieste giudiziarie, si affronta con gli esperti la vivibilità dell’Aquila, e si scopre che qui si vive bene, si affrontano le sfaccettature diverse come il terremoto degli animali e la narrazione a fumetti del sisma.

Aspettando la grande fiaccolata tra memoria e protesta che si terrà questa sera, buona lettura dello speciale, non prima di aver sbirciato qui sotto i principali numeri a 6 anni dalla tragedia che sconvolse un territorio, l’Italia, il mondo.

RICOSTRUZIONE

Parlando di ricostruzione non si può non partire dai fondi. Quelli attualmente disponibili sono 902 milioni di euro, quelli in arrivo per la sola annualità 2015 invece 1,2 miliardi.

I dipendenti al lavoro per svolgere le pratiche nel settore ricostruzione privata sono 60: all’edilizia 10, alla contabilità 38, all’ammissione a contributo 12. Tra questi figurano i 26 della società della Regione Abruzzo Engineering, prorogati per i mesi di aprile e maggio.

Un dato curioso è quello del numero di gru presenti in città: sono circa 250, illuminate in occasione dello scorso Natale con il progetto Light gru for Christmas.





Limitatamente al centro storico sono 2.222 le pratiche della vecchia procedura presentate, delle quali con contributo già concesso 1.504 e con contributo da concedere 718.

Il totale dell’importo dei contributi erogati è di 831 milioni, mentre già analizzati e da erogare ci sono altri 600 milioni.

I consorzi che hanno presentato la scheda parametrica “prima parte” sono 184, molti dei quali presto saranno chiamati a presentare il progetto.

Questo a fronte di 4.992 che prima erano residenti in centro storico e di 1.000 alloggi affittati, per un totale di 14 mila abitati nel cuore della città.

Le chiese in corso di ricostruzione sono circa 30 in tutto il territorio comunale.

COMMERCIO

Degli 82 negozi che hanno riaperto all’interno della cinta muraria, della somministrazione di alimenti e bevande se ne occupano 41, tra questi i bar ma anche i locali della movida.

Gli esercizi al dettaglio sono 17, di questi 16 cosiddetti di vicinato più 1 media struttura di vendita, la Conad del Torrione.

Seguono poi artigiani,  tra i quali parrucchieri, estetisti, pasta all’uovo e officine che sono 8; e ancora 5 banche, 5 hotel, 4 edicole e perfino 1 palestra e 1 farmacia.

Sempre in centro risultano autorizzate anche altre 20 attività a posto fisso per la vendita su suolo pubblico (Villa Comunale, piazza Duomo e fontana Luminosa), nonché 2 mercatini,  alla Villa e a piazza Duomo.

ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE

Passando al tema caldo dell’assistenza alla popolazione, sono ancora 12.918 le persone senza casa che ancora beneficiano dell’assistenza del Comune a 6 anni dal sisma.

Un’assistenza che, dal 31 marzo scorso, ha tuttavia perso pezzi importanti: in particolare, sono rimasti a bocca asciutta i 1.086 aquilani (al 24 febbraio) che usufruivano del contributo di autonoma sistemazione (Cas), cancellato tra le polemiche e le minacce di ricorrere al Tar.





Sono fermi a una stima molto meno aggiornata i dati sulle altre due forme di assistenza cancellate: al 31 dicembre risultavano prorogati 87 contratti degli alloggi presi in affitto concordato.

E ancora, al 3 ottobre 2014 erano 133 i contratti di affitto per gli appartamenti del Fondo immobiliare di Europa Risorse Sgr Spa.

Tutti questi potranno ora pagare di tasca propria o trasferirsi negli alloggi antisismici messi a disposizione dal Comune, che chiederà comunque un canone condominiale e un piccolo affitto.

Le 19 new town del progetto C.a.s.e., il mega insediamento da 1 miliardo di euro costruito a tempo di record qualche mese dopo del terremoto, cominciano a essere abbastanza lontane dalla traboccante soglia dei 16 mila ospitati dei primi anni.

Oggi 10.606 persone sono alloggiate nei quartieri mentre 2.284 persone nei moduli abitativi provvisori (Map). Sono 83 gli alloggi disponibili, di cui 71 nelle C.a.s.e. e 12 nei Map.

Resistono infine in 28, la stragrande maggioranza anziani, negli alberghi, e su quest’ultima voce c’è polemica tra Comune e Regione Abruzzo per chi debba pagare.

Fonti: Comune dell'Aquila, settori Assistenza alla popolazione, Commercio, Ricostruzione privata, Ricostruzione pubblica

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