SEDI ‘EXTRA’, CO.CO.CO. E MANIFESTI, TUTTE LE SPESE DEI GRUPPI IN REGIONE

14 Novembre 2013 08:02

Regione -

L’AQUILA – Spuntano altre sedi “extra” per i partiti rappresentati in Consiglio regionale, nonostante l’organismo disponga già di uffici all’Aquila e Pescara.

Non c’è solo, quindi, il gruppo misto ad aver utilizzato questa singolare formula, consentita dal regolamento fino alla stretta imposta nel 2012, quando sono state cassate, insieme ad altri benefit, con l’attività di spending review sui costi dell’ente.

Una sorta di “dependance” per le attività politiche delle varie formazioni che siedono tra i banchi dell’Emiciclo e che era costata una reprimenda ai componenti del gruppo misto da parte della Corte dei conti, che aveva rilevato un surplus di poco meno di 1.000 euro rispetto a quanto effettivamente fatturato.

Una prassi legittima, ma che ha sollevato questioni di opportunità in un periodo di tagli e sacrifici per i cittadini.

La novità emerge dalla lettura dei rendiconti delle spese dei gruppi relative all’anno 2011 pubblicati sul sito ufficiale del Consiglio, gli ultimi disponibili.

Uscite ricomprese nella voce “oneri per il funzionamento decentrato del gruppo”, dove finiscono anche le spese per l’affitto di sale per convegni e manifestazioni.

Bilanci vistati e avallati dai revisori, che all’epoca si occupavano dei controlli prima che la “patata bollente” passasse nelle mani della magistratura contabile, dai quali emerge come sono stati utilizzati i contributi che il Consiglio eroga annualmente ai gruppi.

Per esempio il Popolo della libertà, forte di 20 aderenti, compresi i transfughi che hanno scelto i partiti satelliti del centrodestra ma che sono ancora formalmente iscritti, come gli assessori Giandonato Morra (La Destra) e Paolo Gatti (candidato alle politiche di febbraio con Fratelli d’Italia) e il consigliere Emiliano Di Matteo (FdI), nel 2011 ha puntato molto sulla comunicazione, con la campagna “Chiodi fissi” sui risultati della maggioranza di governo, costata 72 mila euro, e con la realizzazione e diffusione di un video per cui sono stati spesi circa 16 mila euro.

Sostanziosa il capitolo del personale co.co.co., assunto per chiamata diretta e in scadenza a fine legislatura, pari a 92.854 euro.

Per l’acquisto dei giornali, invece, sono stati necessari 2.021 euro, la metà di quanto speso dal Partito democratico.





Anche per i democrat l’uscita più corposa è per i collaboratori (59 mila euro), mentre 14 mila euro se ne sono andati per spese postali, telefoniche e telegrafiche e 9 mila per la redazione, la stampa e la diffusione dei manifesti.

In casa dell’Italia dei valori, i rimborsi spese per i consiglieri sono stati poco meno di 28.500 euro, quasi il doppio (54.400 euro) per i dipendenti a termine.

Rialzati Abruzzo, l’altra gamba della maggioranza insieme al Movimento per le autonomie, e Rifondazione comunista, posta all’estremo opposto, hanno speso la stessa cifra per i co.co.co.: 47 mila euro.

Futuro e libertà è la formazione che ha i costi più alti per il funzionamento decentrato del gruppo, in tutto sono stati scuciti 9.276 euro.

Tutte spese che, come detto, hanno avuto l’ok dagli “ispettori” del Consiglio che valutano il corretto utilizzo delle risorse.

C’è da dire, infatti, che l’Abruzzo, al di là delle disavventure giudiziarie che hanno colpito l’esecutivo di Gianni Chiodi, ultimo in ordine di tempo l’arresto, ai domiciliari, di Luigi De Fanis, dal punto di vista dei costi dell’assemblea dell’Emiciclo è tra le Regioni più virtuose d’Italia.

Anzi, proprio l’azione riformatrice in termini di costi dei gruppi fu presa a esempio dalle altre per far calare la scure su un sistema che aveva incominciato a far parlare di sé in termini poco lusinghieri.

A oggi l’Abruzzo è, insieme a Veneto, Toscana e Puglia, una delle quattro regioni non interessate da inchieste e arresti sull’uso distorto dei fondi pubblici per i gruppi. Elisa Marulli

TUTTE LE SPESE DEI GRUPPI NEL 2011

POPOLO DELLA LIBERTÀ

PARTITO DEMOCRATICO





ALLEANZA PER L’ITALIA

ITALIA DEI VALORI

GRUPPO MISTO

RIALZATI ABRUZZO

FUTURO E LIBERTÀ

COMUNISTI ITALIANI

VERDI

MOVIMENTO PER L’AUTONOMIA

RIFONDAZIONE COMUNISTA

UNIONE DI CENTRO

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