SCUOLE SICURE: MINORANZA PROVINCIA, ”DEL CORVO SI DEVE DIMETTERE”

7 Dicembre 2012 14:20

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Il presidente della Provincia dell’Aquila e l’intera Giunta si devono dimettere, poiché anche loro hanno responsabilità politica e amministrativa in questa gravissima vicenda”.

A chiederlo con forza sono i gruppi di minoranza del Consiglio provinciale (Partito democratico, Italia dei valori, Democratici e Io sto con Stefania) dopo l’arresto del direttore generale della Provincia Valter Specchio nell’ambito dell’inchiesta che ha portato a tre ordinanze di custodia cautelare con le accuse a vario titolo dei reati di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici.

“Sia la maggioranza sia la Giunta – ha dichiarato il consigliere provinciale nonché ex presidente dell’ente, Stefania Pezzopane – hanno sempre ‘coperto’ il direttore generale e rafforzato la sua posizione anche a fronte delle precisazioni e contestazioni dei consiglieri di minoranza. C’era una stretta fortissima a tutela di Specchio”.

Le dimissioni sono necessarie “anche per restituire dignità all’ente che rappresentano dopo i fatti di illegalità e immoralità portati alla luce in questi giorni”, come ha affermato questa mattina in conferenza stampa Enio Mastrangioli, capogruppo del Pd alla Provincia.

In particolar modo, per i consiglieri  di opposizione è mancata una vigilanza e un controllo da parte dell’esecutivo, soprattutto in relazione alla gestione dei fondi per il progetto “Scuole sicure”, 221 milioni per 200 istituti.

“I procedimenti – ha proseguito Mastrangioli – venivano gestiti in modo non corretto: dopo l’approvazione dei progetti preliminari da parte della Giunta, venivano avviate subito le gare senza l’approvazione di quelli esecutivi della Struttura tecnica di missione”.





Secondo l’opposizione, una delle colpe di Del Corvo è aver conferito troppi poteri al direttore generale. “La sua nomina – ha proseguito Mastrangioli – è avvenuta a discapito dei dirigenti interni, e quindi con maggiori oneri economici a carico del bilancio della Provincia. Specchio era un professionista esterno al quale è stata delegata interamente la gestione della progettazione e degli appalti, non solo per la vicenda delle scuole ma per altri corposi interventi”.

Inoltre, “nonostante la Corte dei Conti avesse stabilito con una delibera che il soggetto attuatore fosse lo stesso Del Corvo, i verbali di somma urgenza sono stati firmati da Specchio. Sono quindi atti illegittimi e l’esecutivo non poteva non sapere”.

Il presidente Del Corvo viene accusato di aver voluto “chiudere un occhio” sull’operato del suo direttore generale, nonostante ci fossero state diverse segnalazioni.

“Circa due mesi fa – spiega Lucia Pandolfi, presidente della Commisione consiliare di Vigilanza e Garanzia – ho trovato una lettera anonima in cui si segnalava il fatto relativo al sequestro dell’auto e il ritiro della patente di Specchio. Abbiamo quindi inoltrato la lettera al presidente Del Corvo chiedendo di verificare e di prendere provvedimenti se il fatto denunciato fosse risultato vero. Ma da lui non abbiamo mai ricevuto nessuna risposta”.

Alla conferenza erano presenti anche il vice presidente del Consiglio provinciale Fabrizio D’Alessandro e il consigliere provinciale del Pd Lorenzo Berardinetti. Elisa Marulli

PROVINCIA PENSA A RESCISSIONE CONTRATTO SPECCHIO

La Provincia dell’Aquila ha avviato le procedure per la rescissione unilaterale per addebito del contratto con il direttore generale dell’Ente, Valter Angelo Specchio, arrestato lunedì scorso nell’ambito di un’inchiesta della Procura dell’Aquila su presunte irregolarità negli appalti per la messa in sicurezza antisismica e ristrutturazione degli istituti scolastici di Avezzano e Sulmona (L’Aquila). Opere finanziate in parte con fondi della Provinicia ed in parte con una quota dei 221 milioni stanziati dal Governo con delibera Cipe per la messa in sicurezza degli edifici scolastici abruzzesi.





Insieme a Specchio, rinchiuso nel carcere di Teramo, sono finiti ai domiciliari Giancostantino Pischedda, procuratore speciale della ditta Pellegrini di Cagliari e Franco Rossano Palazzo, legale rappresentante di una società di impianti tecnologici con sede a Foggia.

Stando a quanto stabilito dalla legge il direttore generale, che pure si è autosospeso dall’incarico, è sospeso a seguito dell’arresto. E secondo il presidente della Provincia l’Ente è a rischio paralisi senza la nomina di un successore. E Impazza il toto nome per il nuovo direttore generale

La rescissione si rende necessaria perchè in assenza della figura del direttore è possibile solamente delegare ad alcune figure dirigenziali alcuni compiti per conto dell’Ente che, comunque, è a rischio paralisi.

Tre le ipotesi al vaglio per il toto sostituto: nominare un membro interno all’Ente, sceglierlo all’esterno oppure optare per un direttore “comandato”, come si dice tecnicamente, da altri Enti.

Tra gli interni, per stessa ammissione del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, il dirigente Francesco Bonanni, già assessore all’urbanistica ai tempi al Comune dell’Aquila all’epoca di Biagio Tempesta, sembra essere in pole position.

“Dobbiamo riacquistare in tempi brevi operatività – spiega Del Corvo – non possiamo permetterci che l’attività della Provincia si blocchi, Serve subito un dirigente e stiamo attivando le procedure più veloci per riavere un assetto dirigenziale completo”. (g.a.)

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: