SCUOLA GUARDIA DI FINANZA: PUO’ TORNARE PUBBLICA MA PER SANTANGELO ”LA REGIONE BLOCCA TUTTO”

22 Febbraio 2017 16:50

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Dopo l’Anas, la Regione Abruzzo ancora matrigna con il capoluogo. Questa volta c’è un concreto rischio di ridimensionamento per la Scuola Sottufficiali della Guardia di finanza che potrebbe anche chiudere”.

A lanciare l’allarme è Roberto Santangelo, dell’associazione L’Aquila futura.

La Scuola appartiene  al Fondo immobili pubblici (Fip), gestito da Investire Immobiliare Sgr, una società di gestione di Banca Finnat Euramerica, che l’ha acquistata nel 2004 e dovrebbe rivenderla a privati.





Ci sono, comunque, anche altri soci privati nella proprietà, nomi pesanti come Banca Imi, Barclays Capital, Royal Bank of Scotland Plc e Lehman Brothers International (Europe), molte di queste travolte dalla crisi di qualche anno fa.

“Nei mesi scorsi, nell’ambito della riorganizzazione delle sedi e delle caserme della Guardia di finanza, avvenuta a valle di una direttiva del Comando generale – scrive – si è avviato in tutta Italia un iter per evitare di contrarre ulteriormente fitti con locatari privati per le strutture che ospitano i reparti della Gdf”.

Secondo l’esponente, “attraverso l’Inail lo stato starebbe quindi effettuando l’acquisto delle strutture strategiche per assecondare queste nuove linee guida; ma per quella dell’Aquila, l’area che ospita la Scuola è di proprietà di un fondo immobiliare, ci sarebbero dei problemi. Nel 1983, il Comune mise a disposizione per la realizzazione dell’opera un terreno di circa 20 ettari con adeguata vocazione urbanistica – ricorda – l’intervento ne ha richiesti alla fine 45”.

“Gli ulteriori 25 non hanno mai avuto la variante urbanistica né sono stati in alcun modo sanati. Sulla vicenda fu all’epoca apposto il segreto di Stato, nel frattempo decaduto”, prosegue ancora Santangelo.





“Recentemente, attraverso un’apposita delibera di Giunta (è lo strumento urbanistico più adatto?), il Comune avrebbe in qualche modo tentato di sanare questa situazione, proprio per permettere all’Inail di perfezionare l’acquisto – continua ancora – ma nell’ultima seduta della conferenza Stato-Regioni, al momento di formalizzare il tutto, e immaginiamo nonostante un fitto dialogo lungo la filiera politico-amministrativa e tra gli uffici, la Regione Abruzzo ha bloccato l’operazione”.

A suo dire, “il parere negativo starebbe inficiando l’acquisizione della struttura con una serie di conseguenze: la più grave e drammatica sarebbe la fine del matrimonio tra L’Aquila e la Scuola con tutto quello che ciò comporta; qualora si riuscisse a sistemare la vicenda, ma non in tempi rapidi, potrebbe sfumare la possibilità di portare nella nostra città un’importante struttura in via di dismissione a Bari”.

“Infatti, proprio nella logica di razionalizzazione delle diverse realtà sul territorio nazionale, quella che nel capoluogo pugliese ospita l’altra Scuola della Gdf dovrebbe diventare una ‘Cittadella della giustizia’ – conclude – conseguentemente si stava pensando di spostare nella nostra città allievi e personale. Come L’Aquila Futura chiediamo chiarezza su questa vicenda”.

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