L'AQUILA – “Finalmente dopo tanti rinvii e un ritardo di numerosi mesi, la Regione ha partorito il bando”: Così Camillo Colella, patron della Santa Croce, l'acqua minerale di rilevanza nazionale che viene captata ed imbottigliata a Canistro (L'Aquila), in merito al bando per la concessione trentennale della sorgente pubblicato oggi dalla Regione.
“Con i nostri legali lo stiamo esaminando molto approfonditamente per poi decidere la nostra strategia – spiega Colella in una nota -. La prima riflessione che mi viene di esternare e' questa: se non dovessimo partecipare noi di Santa Croce, sono curioso di verificare quali saranno i grandi player di cui parlava il vice presidente Lolli, disposti a partecipare ad un bando per una concessione che non prevede il marchio Santa Croce e lo stabilimento, entrambi di mia proprietà. Inoltre – continua -, ci sono da sottolineare altri elementi di criticità tra cui gli altissimi tributi sia regionali che comunali ed il clima sindacale molto teso”.
“Senza contare il fatto che nei prossimi mesi ci sarà il pronunciamento del Consiglio di Stato, al quale ci siamo rivolti, che potrebbe riassegnarci la concessione. Insomma, già appena uscito, le nubi sul bando sono molto dense – conclude il proprietario della Santa Croce che ha avviato un duro contenzioso con la Regione”.
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