SANITA’: VERTICE ROMANO, PAOLUCCI ”A MAGGIO VIA DAL COMMISSARIAMENTO”

19 Aprile 2016 17:46

Regione - Politica

L’AQUILA – Era il giorno del giudizio sulla sanità abruzzese, con l’annunciata (per l’ennesima volta) uscita dal commissariamento in vigore dal 2008, ma da Roma nessuna notizia è giunta.

Tutto è rimasto il silenzio, il governatore Luciano D’Alfonso ha rilasciato ad AbruzzoWeb una incomprensibile dichiarazione, “diciamo che sono particolarmente risparmioso”, mentre l’assessore Silvio Paolucci è rimasto a lungo irrintracciabile al telefono, prima di parlare in serata.

Il commissariamento è ancora in vigore e la riunione presso il tavolo sul rientro del deficit è stata interlocutoria ma, spiega, “è stata sbloccata una premialità di 70 milioni e già da maggio si potrà uscire dal commissariamento”.

PAOLUCCI: “A MAGGIO SI PUO' USCIRE”

“Tutti gli obiettivi di contenuto che ci sono stati assegnati sono stati validati e approvati dal tavolo. Dal punto di vista dei risultati e del rispetto delle prescrizioni siamo arrivati. Manca la trasmissione formale di alcuni documenti, per quanto ci riguarda già da maggio il governo può avviare le procedure per l’uscita dal commissariamento”.

Così l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci sul tavolo di monitoraggio con il ministero della Salute e dell’Economia sul piano di rientro del deficit sanitario che si è svolto stamani a Roma anche alla presenza del presidente della Regione e commissario per la sanità, Luciano D’Alfonso.





La “promozione” ottenuta oggi ha prodotto l’erogazione di “una premialità di 70 milioni di euro dovuta alla conclusione positiva del programma operativo 2013-2015”, spiega l’assessore, stanco ma soddisfatto dopo la lunga maratona romana.

Annunciato nelle scorse settimane come un confronto importante che avrebbe potuto sancire l’uscita dal commissariamento per deficit sanitario a cui la Regione Abruzzo è soggetta dal 2008, per Paolucci l’Abruzzo è vicinissimo alla riconquista dell’autonomia gestionale del settore.

“La mia soddisfazione deriva soprattutto dal superamento dell’esame rispetto a punti determinanti quali la conclusione del programma operativo 2013-2015, la premialità di 70 milioni di euro, l’adempimento Lea (livelli essenziali di assistenza) 2014 con un punteggio di più 163 ottenuto per la prima volta dall’Abruzzo, la proiezione migliorativa dei Lea 2015, la solidità del piano 2016-2018, la condivisione della riclassificazione degli ospedali e la condivisione della Asl unica”.

Rispetto all’aspetto formale che sarà chiarito in pochi giorni, Paolucci spiega che “dobbiamo approvare solo la correzione formale che recepisca le risultanze del tavolo di oggi in relazione alle poste economiche che hanno determinato l’utile di 600 mila euro sul conto economico del IV trimestre 2015”.

L’uscita dal commissariamento dalle cosiddette regioni “canaglia” deve essere sancito da una delibera del Consiglio dei ministri.

UNA GIORNATA IN SILENZIO





Più volte Paolucci nelle passate settimane aveva affermato che la Regione aveva adempiuto a tutte le prescrizioni, si era detto fiducioso in un’uscita dal commissariamento nel tavolo previsto per stamani.

Nessuna nota ufficiale è stata diramata dalla Giunta regionale e, addirittura, a palazzo dell’Emiciclo, dove il Consiglio convocato per le 16.30 proprio per far partecipare D’Alfonso e Paolucci al tavolo romano, è stato rinviato a data da destinarsi.

Neppure i più stretti collaboratori dei due hanno affermato di conoscere l’epilogo della riunione.

Secondo quanto si è appreso da fonti regionali, i tecnici abruzzesi avrebbero fornito la documentazione, ma i colleghi del ministero della Salute si sarebbero riservati ancora una volta la decisione.

L’Abruzzo è dal 2008 commissariato e annoverato tra le Regioni “canaglia” per la spesa sanitaria fuori controllo, costretta in questi anni ad aumentare le tasse al massimo per fare fronte allo spropositato debito strutturale, in partenza di oltre 4 miliardi di euro.

Gli annunci di uscita dal commissariamento da parte dei vertici del Pd si registrano dallo scorso mese di novembre, anche questo ha contribuito a creare un’attesa al momento insoddisfatta.

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