SANITA’: RANIERI, ”LOBBY MARSICANA? MAGARI! SERVONO SERVIZI PER TUTTI”

13 Luglio 2016 16:21

Regione - Politica

AVEZZANO – “Con 11 medici di Neurochirurgia non vedo ragione per non averne 8 all’Aquila e 3 ad Avezzano”.

Insiste sulla necessità di dividere il servizio, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gianluca Ranieri, che ha inteso dare la propria versione dopo l’articolo di AbruzzoWeb sul lavorio della “lobby marsicana” di amministratori bipartisan e quadri della Asl aquilana.

Un gruppo di potere che potrebbe risultare determinante per scongiurare la chiusura della Neurochirurgia, paventata, però, dal nuovo piano sanitario e confermata dall’assessore regionale Silvio Paolucci.

“Lobby marsicana? Magari farne parte! – scherza Ranieri – Non è vero assolutamente, come M5s per noi non è importante mantenimento tout court della Neurochirurgia, ma servono i servizi di emergenza e urgenza cardiologica, quindi un’Emodinamica degna di questo nome e adeguata al territorio per quantità e qualità; dovrebbe essere prevista ma, al momento, non è così, c’è stata una decurtazione del livello di attività per quest’estate”.





“Voglio essere fiducioso e non malizioso, spero che a settembre verrà messa a posto la situazione in senso generale”, aggiunge poi.

Sulla doppia Neurochirurgia sono arrivate anche le polemiche dimissioni del primario, il luminare Renato Galzio. “Tempesta in un bicchiere d’acqua, polemica senza ragion d’essere, Galzio non si è comportato bene”, sbotta il consigliere pentastellato.

Per Ranieri, comunque, “ci deve essere percorso di urgenza anche per l’ictus. Le procedure cosiddette di primo livello si possono fare anche solo con la Neurologia, che è ottima, ma deve poter operare anche il secondo livello. Come si possa garantire questo è un altro discorso – ammette poi – in teoria ci vorrebbe la Neurochirurgia. E ricordo che quella che noi abbiamo non è un’unità di Avezzano, ma dell’Aquila”.

“I 150 mila cittadini del bacino d’utenza della Marsica non sono tutti ad Avezzano, ma sparsi su un territorio ampio – prosegue ancora – Da posti come Collelongo il percorso temporale verso L’Aquila è molto più lungo e in neurologia ‘time si brain’, qualche minuto in più o in meno può fare la differenza”.





“Paolucci ha detto che un’unità semplice ci può stare, quando nega la possibilità di due Neurochirurgie si riferisce a due unità complesse. A noi va bene anche l’unità semplice, quello che conta è il servizio di stroke di secondo livello garantito in tutto il territorio”.

Successivamente in una nota Ranieri ha reso noto di avere incontrato il direttore generale della Asl numero 1, Rinaldo Tordera.

“Un confronto durato non più di mezz’ora – racconta Ranieri – ma il tempo necessario per maturare la convinzione che la salvaguardia della salute dei cittadini non abbia ancora trovato quella necessaria tutela, non perché manchino le risorse, ma perché manca un vero interesse, per cui si finisce fin troppo spesso a condurre battaglie di campanile o di potere che con un’organizzazione efficiente ed efficace hanno poco a che fare”.

“Dal nostro punto di vista, in quanto movimento il cui unico e solo obiettivo è l’interesse dei cittadini, riteniamo che non abbia senso arroccarsi su posizioni preconcette e che poco o nulla hanno a che fare con i reali bisogni del territorio”, conclude. Alberto Orsini

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