SANITA’: M5S, ”TAGLIATI 40 MILIONI PER FARMACI”, REGIONE, ”GARANTITA ASSISTENZA”

17 Luglio 2019 17:54

Regione -

L'AQUILA – “L'Abruzzo maglia nera in Italia per acquisti dei farmaci. I dati da gennaio a settembre del 2018 non lasciano spazio a dubbi. Siamo la sesta regione per spesa farmaceutica ospedaliera e addirittura la prima nel Paese per spesa farmaceutica territoriale convenzionata”. 

La denuncia arriva dal vice presidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari, del Movimento 5 Stelle che parla di un taglio, da parte della Regione Abruzzo di 40 milioni di euro “senza nessuna programmazione, costringendo le Asl dare meno farmaci”.

Come evidenziato da Pettinari, la Regione Abruzzo ha approvato la delibera di Giunta 230 del 6 maggio avente ad oggetto: “Misure di governo della spesa farmaceutica: assegnazione tetti per l’anno 2019 ed obiettivi ai Direttori generali delle Asl della Regione Abruzzo per il contenimento della spesa farmaceutica per gli anni 2019, 2020 e 2021”. 

Nell’analisi della strategia approvata con la Dgr 230 “non è presente nessuna regolamentazione per il contenimento del consumo dei farmaci, unica soluzione prevista è la diminuzione delle prescrizioni”.

A replicare ci pensa l'assessore alla Sanità Nicoletta Verì, che spiega: “Non c'è nessun taglio lineare alla spesa farmaceutica in Abruzzo, introdotto dalla delibera approvata dalla giunta regionale lo scorso 6 maggio: proprio perché al momento del mio insediamento ero consapevole che la nostra Regione era maglia nera in Italia, ho chiesto di prevedere strumenti e modelli di governo clinico che consentiranno alla Regione di rientrare almeno in quelli che sono i livelli medi nazionali, dai quali ci siamo allontanati pericolosamente negli ultimi anni”. 

Lo scorso 11 aprile, l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha pubblicato il Report sul monitoraggio della spesa farmaceutica nazionale e regionale dell’intero anno 2018. 

Dai dati emergono una serie di criticità: in Abruzzo il numero di ricette pro-capite è nettamente al di sopra della media nazionale, attestandosi all'11,3 per cento (a fronte della media nazionale del 9,5 e del 7del Veneto); la spesa netta pro-capite è pari a 195,3 euro  (contro una media nazionale di 167,7 euro e di 127,7 euro dell'Emilia Romagna); la spesa farmaceutica convenzionata in Abruzzo è pari all'8,55 per cento a fronte del tetto assegnato del 7,96, con uno scostamento in valore assoluto di oltre 14 milioni e 600mila euro, che la collocano al primo posto a livello nazionale; la spesa farmaceutica convenzionata e per acquisti diretti nel periodo gennaio-dicembre 2018 vedono l'Abruzzo al 18,47 per cento a fronte del tetto assegnato del 14,85, con uno scostamento complessivo di quasi 90 milioni di euro.





Per Pettinari, “parliamo di una delle più importanti voci di costo della nostra sanità, cioè il 20% del conto economico del servizio sanitario regionale. Un esborso che andrebbe contenuto con un serio studio e una programmazione che elimini le spese superflue ma che continui a garantire l’accesso ai farmaci per tutti quei cittadini che ne hanno reale bisogno.  E invece la Regione cosa fa? Un taglio di 40 milioni di euro senza nessuna programmazione, costringendo le Asl dare meno farmaci. Si taglia la spesa, quindi, senza spiegare come saranno garantiti ai cittadini i farmaci necessari per continuare ad avere condizioni di vita dignitosa. Ancora una volta invece di eliminare i grandi sprechi della sanità pubblica si va a inficiare sui servizi al cittadino”.

“E’ ovvio – sottolinea Pettinari – che per il contenimento della spesa farmaceutica e la determinazione di tetti di spesa per le singole Asl ci si aspettava un Piano che prevedesse la programmazione di misure strategiche utili a combattere l’uso eccessivo dei farmaci, anche in chiave di protezione e tutela della salute dei cittadini, oltre alla necessità di definire  appositi strumenti e programmi che consentono di individuare le categorie farmaceutiche prioritarie, dal momento che il disallineamento con la media nazionale risulta sensibilmente più marcato  in  alcune categorie di medicinali. Non è pensabile che l’azione di una Giunta Regionale si limiti a dire alle Asl non prescrivete più i farmaci”.

Pettinari poi elenca una serie di proposte dei Movimento 5 Stelle: “Per risparmiare sulla spesa farmaceutica, invece di tagli indiscriminati andrebbero attuate delle iniziative che rendano il consumo di farmaci più consapevole e meno necessario.

FARMACO MONODOSE. “Altre Regioni sono riuscite ad abbattere del 20% la spesa farmaceutica senza nessun taglio, ma adottando l’utilizzo del farmaco monodose nei presidi ospedalieri, nelle strutture convenzionate e finanche nelle farmacie territoriali, attraverso numerosi tavoli di concertazione con le parti interessate”.
 

DIGITALIZZAZIONE DEL SISTEMA SANITARIO. “E’ di fondamentale importanza la realizzazione di un accurato programma di digitalizzazione del Sistema Sanitario a livello regionale, che preveda, attraverso le cartelle cliniche digitalizzate anche la verifica delle prescrizioni e delle terapie farmacologiche e che permetta di avere in tempo reale un quadro di insieme sistematicamente aggiornato sulle patologie, sulle degenze, sulla cittadinanza, in grado di far comprendere con quali strategie agire per rendere le persone consapevoli e formate, traducibili, in ultima analisi, in un migliore stile di vita, in grado di abbattere l’insorgenza di diverse patologie, con contestuale riduzione dell’uso dei farmaci”.
 

UNA CORRETTA INFORMAZIONE. “Invece di tagliare i farmaci sarebbe opportuno che la Regione si facesse carico di corretta informazione sui benefici di uno stile di vita salutare, con l’obiettivo di diminuire la necessità dei farmaci con una forma di prevenzione. Le attività informative potrebbero rappresentare un vero e proprio investimento sociale, poiché il corretto utilizzo dei farmaci, il corretto stile di vita e l’adozione di buone abitudini rappresentano valori aggiunti in grado di contribuire al decremento dell’incidenza dei casi di malattie croniche, dei ricoveri, e, in ultima analisi, dell’utilizzo squilibrato dei farmaci”.
 
C'è poi “lo strano caso del gastro protettore – spiega Pettinari – In riferimento ad una corretta informazione salta all’occhio il caso dei Gastro protettori. Tra i farmaci che incidono pesantemente sulla spesa farmaceutica, infatti, oltre gli antibiotici sono inclusi anche gli inibitori della pompa acida (ATC A02BC), per i cui consumi si ipotizza un allineamento al valore più virtuoso tra le quattro Asl”.

“Ma anche in questo caso  nella delibera non vengono evidenziate in alcun modo le modalità strategiche che dovrebbero indurre il cambiamento. Si parla di taglio delle prescrizioni, e basta. Queste categorie di farmaci sono una delle principali che incidono maggiormente sulla spesa farmaceutica regionale, il cui drastico abbattimento dei consumi si potrebbe conseguire anche stimolando corretti stili di vita, alimentazione sana, maggiore movimento. Invece per come sta gestendo la Regione ci saranno solo tagli, lasciando tanti cittadini con il bruciore di stomaco, non solo metaforico”, conclude Pettinari.





Ma l'assessore alla Sanità Nicoletta Verì, partendo da questi dati molto preoccupanti, precisa di aver voluto “e dovuto fornire i primi obiettivi di contenimento. Con la delibera 230 del 6 maggio scorso abbiamo quindi tracciato una prima linea di obiettivi per il contenimento della spesa con una diminuzione, in 3 anni, pari a 40 milioni di euro, vale a dire meno della metà dello sforamento complessivo dai tetti ministeriali osservati nell'anno 2018, fornendo opportuni strumenti per contrastare l'inappropriatezza prescrittiva, qualitativa e quantitativa”. 

“Gli obiettivi fissati, nella maggior parte dei casi – aggiunge -, non comportano una riduzione della quantità di farmaci prescritti ma, a parità di efficacia, la scelta da parte del medico prescrittore di farmaci meno costosi. Ai nostri cittadini, dunque, sarà garantita la stessa assistenza che hanno ricevuto finora”.

Accanto all'inappropriatezza, la giunta ha previsto anche un potenziamento dell'informatizzazione delle prescrizioni, così da agevolare il monitoraggio delle stesse e della relativa spesa. “

“Sui farmaci monodose ospedalieri – continua Verì – va ricordato che a Pescara è già attivo da tempo un sistema robotico-informatico all'avanguardia, preso a modello di studio anche in Israele e Polonia, che già oggi copre 450 dei 600 posti letto del Santo Spirito. E' nostra intenzione valorizzare questo strumento, che finora non è stato tenuto nella giusta considerazione, estendendo gradualmente il suo impiego anche negli altri presidi ospedalieri”. 

“Nei prossimi giorni, poi, sempre a Pescara verrà presentato un software che consentirà ai medici prescrittori di individuare immediatamente il farmaco più adatto (e meno costoso, a parità di beneficio per il paziente) per il trattamento delle singole patologie. Credo che si tratti di basi solide, su cui calibrare i prossimi progetti che andremo a mettere in campo in questo settore”. 

Va precisato che il rispetto dei tetti di spesa farmaceutica assegnati alle Asl è uno degli elementi di valutazione dell'operato dei direttori generali e dunque dei risultati della loro gestione. 

“Siamo al lavoro – conclude l'assessore – anche per uniformare i modelli di governo clinico, che purtroppo presentano ancora differenze tra una Asl e l'altra, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse, con notevoli risparmi che potranno essere destinati a finanziare altri servizi ai cittadini”.  E' in fase di conclusione, intanto, la gara d'appalto unica regionale per la fornitura di alcuni farmaci ospedalieri, che consentirà una immediata e consistente riduzione dei costi finora sostenuti singolarmente dalle diverse Asl.

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