SANITA’: L’AQUILA, INFERMIERE SPECIALIZZATO A OGNI PAZIENTE PSICHIATRIA

17 Settembre 2014 18:21

L'Aquila -

L’AQUILA – Nella Asl numero 1 Avezzano Sulmona L’Aquila il malato mentale non sarà più affidato esclusivamente solo allo psichiatra, ma verrà seguito, dall’inizio alla fine del percorso di assistenza, da una nuova figura di infermiere capace di entrare nel suo ‘mondo’ e di conquistare la sua fiducia.

La Asl aquilana lancia un nuovo modello nella gestione del malato mentale, in un mix che rende più incisiva la funzione dello psichiatra e inoltre, una novità assoluta, ridisegna il ruolo dell’operatore non medico, valorizzandone le capacità con compiti di referente e garante dell’assistenza.

Il dipartimento di salute mentale, diretto dal dottor Vittorio Sconci, apre la strada a un’impostazione che rompe gli schemi tradizionali: in Italia, al momento, vi sono rarissime e sporadiche esperienze di questo tipo solo al Nord.





“Si tratta di una visione completamente diversa da quella adottata attualmente nella gestione del malato psichiatrico – rileva Sconci – Un modello innovativo che, oltre a valorizzare il lavoro del personale non medico, a volte a torto considerato di serie B, consente al medico, e quindi allo psichiatra, di esercitare meglio la sua specifica competenza, in un lavoro sinergico che rende più efficace l’assistenza e la terapia”.

Un approccio rivoluzionario, fondato sul modello che gli addetti ai lavori definiscono il ‘case manager’, che l’azienda sanitaria sta per avviare, nella prima fase del progetto, con lo svolgimento di corsi ad hoc per formare il personale delle professioni sanitarie non mediche del dipartimento.

Venerdì prossimo, 19 settembre, all’Aquila, nella sala “Alice Dal Brollo” dell’ospedale San Salvatore, avverrà la prima lezione per 60 figure non mediche del dipartimento. Il titolo del corso formativo, dalle ore 8.45 alle 18, sarà “Il case management nei servizi di salute mentale”.

I docenti non saranno professori universitari o luminari del settore bensì laureati in Scienze infermieristiche, praticamente pari grado dei partecipanti ai corsi, provenienti, tra l’altro, dall’Emilia Romagna, tra le pochissime regioni a battere la nuova strada.





Il corso sarà ripetuto sabato prossimo, 20 settembre, ad Avezzano (L’Aquila), nella sala riunioni dell’ospedale, con le stesse modalità orarie: complessivamente saranno 120 (60 per ciascun corso) gli operatori partecipanti.

In sostanza, l’infermiere o altre figure delle professioni sanitarie non mediche, acquisite le conoscenze come case manager, espressione che allude alla specificità del caso clinico, prenderà in carico il malato psichiatrico, lo seguirà in tutto il cammino dell’assistenza, sia ospedaliera sia territoriale, inserendolo in una rete di attività e servizi, naturalmente sotto la supervisione dello psichiatra.

Per far questo, l’operatore dovrà sviluppare la capacità stabilire un rapporto di fiducia, quasi un’alleanza, con il paziente.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: