SANITA’: FEBBO, ”PIENO SOSTEGNO AL PIANO DI RIORDINO”

24 Novembre 2019 13:34

Regione -

CHIETI – “Questo Governo regionale non deve sciogliere nessun dubbio sul futuro della sanità Regionale ed in particolar modo sui Dea di secondo livello. Soprattutto non bisogna continuare a fare una inutile demogogia e soprattutto confusione”.

Questa la risposta dell'assessore regionale Mauro Febbo alle ultime dichiarazioni del Pd, dei 5stelle e anche della Consulta pescarese relativamente all’istituzione del Dea di II livello chiesto per Pescara.





“Mi spiace – spiega Febbo – leggere ancora dichiarazioni fuori luogo e forvianti attraverso  posizioni anacronistiche. Innanzitutto si evidenziano diverse “inesattezze e imprecisioni”, sia da parte delle opposizioni regionali, ricordo maggioranza giallo-rossa al Governo centrale, sia da parte della Consulta pescarese, nei contenuti programmatori e sui dati relativamente ai riferimenti normativi, giuridici e prestazionali del DM 70/2015, mentre sarebbe importante ed opportuno continuare a lavorare in modo che i tutti  Presidi Ospedalieri regionali  possano alzare il livello delle proprie prestazioni”.

“Oggi è necessario rispondere ai bisogni sanitari diffusi delle popolazioni di riferimento ed evitare quindi il costante ripetersi di una mobilità passiva (che vuol dire tanti nostri cittadini  costretti a curarsi in altre Regioni) spaventosa, di cui sono stati responsabili le precedenti Direzioni delle Asl e quindi il precedente governo regionale. Basti pensare come solo per l’anno 2018 per la mobilità passiva si è registrato un passivo di ben 66 milioni e 235 mila euro, che andremo a pagare a livello ministeriale anche in perdita di posti letto nella ripartizione con le altre Regioni”.

“Come sempre ho sostenuto – continua Febbo – una buona e concreta sanità regionale deve occuparsi di tutti i cittadini, ovunque residenti, e lo deve fare nel migliore dei modi.  Una semplicista e rigida applicazione del DM 70/2015, oggi contestata da chi l'ha difesa quando era al governo regionale ed da chi oggi siede al governo nazionale da oltre 18 mesi non riuscendo a modificarla, non da risposte ad una Regione come la nostra dove gran parte del territorio è stato martoriato da ben due terremoti e morfologicamente  complicata nel sistema viario reso ancora più impraticabile da un dissesto idrogeologico insopportabile ed inarrestabile”.





“La proposta portata al Tavolo Ministeriale dall'assessore Nicoletta Veri, condivisa dal Governo regionale e dalla maggioranza nella sua interezza – sottolinea -, risponde invece alle esigenze dei territori che negli anni chiedono di cambiare direzione e di dare risposte sanitarie in termini di servizi ed efficienza. Sanità diffusa di qualità e omogeneita' nei servizi ovviamente anche nelle emergenze-urgenza su tutto il territorio”.

“L'aver riaffermato la centralità e peculiarità qualitativa  dei 4 grandi ospedali, con l'arricchimento di quelli individuati come “stabilimenti” o riconosciuti di Area disagiata e specialista rispondono a ciò che questo Maggioranza chiede al Governo nazionale dopo anni di sacrifici e di risanamento. Ci aspettiamo pertanto che tutte le forze presenti in Consiglio regionale sostengano la proposta e non si chiudano in una inutile contrapposizione  'diversificata' sui territori e per convenienza di “appartenenza”.

“Il piano presentato – conclude Febbo – è quello che da anni chiedono le comunità abruzzesi”.

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