SANITA’: APPELLO SINDACATI A REGIONE PER CLINICA INI CANISTRO, ”SENZA ACCREDITAMENTO STIPENDI A RISCHIO”

16 Luglio 2018 08:26

L'Aquila -

CANISTRO – “Occorre trovare una soluzione urgente di concerto con Asl e Regione, altrimenti i dipendenti della clinica privata Ini di Canistro (L’Aquila) resteranno senza stipendio fino a settembre”.

A lanciare l'allarme è Giuseppe Capoccitti, responsabile Cisl sanità nella Marsica.

Il sindacalista fa appello ad Asl provinciale dell’Aquila e Regione affinché si trovi una soluzione rapida per concedere l'accreditamento alla struttura privata, i cui vertici hanno comunicato nelle scorse settimane alle organizzazioni sindacali il blocco degli stipendi proprio per la mancanza di liquidità causata dai pagamenti delle prestazioni fermi proprio l’accreditamento non ufficializzato.





I sindacati chiedono per questo un incontro urgente con l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci.

Alla divisione di Canistro che fa parte del gruppo nazionale Ini di proprietà della famiglia Faroni, lavorano circa 150 persone.

La Ini, in funzione dal 1988, dal primo gennaio di quest’anno, opera come struttura “mono-specialistica” in Ortopedia e Traumatologia, con 30 posti letto privati accreditati su un totale di 110, ottemperando a quanto previsto dal decreto ministeriale che prende il nome dall'ex ministro Lorenzin, pur mantenendo in regime privato le sue storiche specialità di eccellenza, come l’Urologia e la Medicina riabilitativa.

Gli stipendi sono bloccati da giugno su decisione della proprietà a seguito della sospensione dei pagamenti da parte della Asl delle prestazioni sanitarie regolarmente erogate dalla struttura. Il blocco è stato generato dal ritardo nella conclusione della procedura di accreditamento, imposta dall’obbligo di riconvertire la divisione Ini Canistro. Tutto ciò nonostante la società abbia inviato alla Regione i provvedimenti autorizzativi.





“Questioni burocratiche”, che rallentano la pratica di riconversione e che devono essere necessariamente essere snellite per poter essere approvate in tempi brevi se si vuole scongiurare il rischio che i dipendenti restino senza stipendio per mesi.
I problemi sono nati al momento della riconversione – spiega Capoccitti -. Da febbraio, infatti, la società è stata costretta a fronteggiare i costi generali della struttura, i costi dei dipendenti e le risorse aggiuntive”.

“Circa 15 giorni fa abbiamo avuto un incontro con la dirigenza, durante il quale sono state ribadite tutte le perplessità sulla possibilità di un accreditamento in tempi brevi. Intanto, come sindacato, insieme a Cgil e Uil, abbiamo inviato una lettera all'assesore regionale alla Programmazione saniatria Silvio Paolucci e al manager della Asl, Rinaldo Tordera per sollecitare un incontro urgente”.

“Il rischio è che, in estate inoltrata, non si riesca ad intervenire e a disporre l' accreditamento per tempo e che i lavoratori debbano restare senza stipendio fino a settembre”, conclude.

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