SANITA’: AL VIA ACQUISTO 170 DEFRIBILLATORI PER I COMUNI ABRUZZESI

21 Aprile 2015 19:06

Regione -

PESCARA – Via libera all'acquisto di 170 defibrillatori da assegnare ai Comuni abruzzesi. 

Lo annuncia l'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci.





“È indispensabile rafforzare la 'catena della sopravvivenza' e aumentare la frequenza degli interventi di defibrillazione attuati nel soccorso territoriale per arresto cardiaco – spiega l'assessore – e per questo abbiamo deciso di implementare il programma regionale di rianimazione cardio-polmonare e di defibrillazione precoce, finalizzata a raggiungere di una maggiore capillarità della diffusione dei defibrillatori sul territorio regionale”. 

Nell'estate 2014, l'assessorato alla Salute ha avviato per l'Abruzzo la rilevazione del fabbisogno di defibrillatori presso i Comuni abruzzesi, ricevendo la risposta di 170 amministrazioni locali. 





“Un dato estremamente positivo – aggiunge Paolucci in tal senso – in quanto dimostra la sensibilità delle Amministrazioni comunali alla diffusione della defibrillazione precoce nella Regione Abruzzo. Ecco perché abbiamo deciso di implementare il programma regionale di diffusione di questa strumentazione attraverso l'acquisto di ulteriori 170 defibrillatori semiautomatici e la relativa formazione degli incaricati all'utilizzo, in media 6 persone per ogni Comune”. 

“I defibrillatori saranno distribuiti ai Comuni e resi fruibili alla cittadinanza, e verranno integrati con il sistema dell'emergenza urgenza territoriale 118, a completamento e rafforzamento della rete dell'emergenza urgenza – prosegue inoltre – saranno 'georeferenziati', localizzati sul grande schermo delle centrali operative 118 ed entreranno a pieno titolo tra le risorse utilizzabili per il soccorso nella rete dell'emergenza urgenza. Inoltre qualora altri Comuni dovessero aderire all'iniziativa siamo pronti a dare da subito risposta positiva”. Per l'anno 2015 sono state già reperite le risorse aggiuntive, con una quota di finanziamento più alta rispetto al passato, ovvero 560 mila euro rispetto ai 300 mila del 2014″.

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