SALVINI IN ABRUZZO, ”SOCCORSI IN RITARDO, INACCETTABILE PERSONE ISOLATE DA 3 GIORNI”

19 Gennaio 2017 18:41

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L'AQUILA -“Ho parlato con sindaci volontari, poliziotti carabinieri, vigili del fuoco, tutti confermano che c'è mancanza di coordinamento. All'hotel di Rigopiano travolto dalla slavina i primi ad arrivare sono stati uomini del soccorso alpino di Belluno, partiti dal Veneto. Questo mi riempie il cuore, una conferma che la solidarietà italiana è incredibile, però poi mi chiedo se no ci fosse qualcuno di organizzato pronto ad intervenire da più vicino, segno che la Protezione civile non funziona…”

Così il leader della Lega Nord Matteo Salvini che nella sua visita di oggi in Abruzzo, flagellato da neve e conseguenze delle violente scosse di ieri, è arrivato anche ad Arsichia, frazione del comune dell'Aquila dove a quasi otto anni dal sisma, la ricostruzione è ancora al palo, e dove oggi molti dei cittadini sono sfollati nelle strutture antisismiche della scuola elementare, a seguito delle violente scosse del terremoto di ieri, che hanno avuto come epicentro la vicina Campotosto e Montereale. 

Ad accoglierlo il segretario comunale Fabrizio Taranta, e coordinatore cittadino di Noi con Salvini e i consiglieri comunali salviniani Luigi D’Eramo, candidato sindaco, alle amministrative di primavera, Emanuele Imprudente e Daniele Ferella





Salvini ha fatto un giro nel paese deserto, e ancora puntellato, appena liberato dalla neve, e poi ha fatto visita agli sfollati nel Musp che ospita dal post sisma le scuole elementari. Poi, ignorando l'appello del presidente del consiglio Paolo Gentiloni ad abbassare i toni, Salvini non risparmia bordate alla macchina dei soccorsi che sta intervenendo in queste drammatiche ore in Abruzzo.

“Non è possibile che ci siano paesi isolati da oltre tre giorni, che è quasi impossibile contattare anche telefonicamente. Posso capire 24 ore, ma tre giorni no”. 
“Uomini e mezzi ci sarebbero – aggiunge – ma se sono mal utilizzati e non sono controllati gestiti vuol dire che qualcuno ha delle responsabilità. 

Per quanto rigurarda la mancata ricostruzione delle frazioni Salvini spiega che “abbiamo fatto un giro il provincia di Pescara e di Teramo, abbiamo visto comunità isolate, ed enormi problemi. Poi qui a L'Aquila, e nelle sue frazioni, vediamo gente che attende risposte da anni, che abbandona i centri abitati non ricostruiti. L'uomo non può controllare quello che arriva del cielo o dal sottosuolo, ma può prevenire e ricostruire, non capisco dunque perché ci sono intere frazioni dell'aquilano che sono ancora nella situazione di qualche ano fa, questo è inaccettabile”.

E ne ha anche Vasco Errani, commissario alla nuova emergenza sismica del centro Italia, ed ex presidente della Regione Emilia Romagna. 





“Ricordo che in Emilia Romagna a sei anni dal terremoto è la gente è ancora dentro i container, nominare Errani, uno che ha fallito già in Emilia, commissario della nuova emergenza non mi è sembrata affatto una mossa geniale”.
Sulle dichiarazioni di poche ore fa del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker – “Forniremo tutti gli aiuti a nostra disposizione perché l'Italia, come per l' immigrazione, non sia lasciata sola. Il terremoto ha colpito l'Europa, non solo l'Italia”, Salvini è sprezzante: ” E qualche anno che l'Europa dice non vi lasceremo soli, che fanno promesse, io ogni volta che torno qui a L'Aquila non vedo molti cambiamenti, e comunque delle promesse che arrivano da Bruxelles mi fido men che zero. 
Non poteva mancare una nota sui migranti.

Sulla proposta del ministro dell'Interno Marco Minniti di aprire un Centro di identificazione ed espulsione (Cie) in ogni regione Salvini ironizza, ” I Cie li avevamo aperti noi, quando eravamo al governo, poi li hanno chiusi, meglio tardi che mai se lo fanno”, e aggiunge, “mi hanno chiamato alcuni commercianti di Montesilvano e mi hanno fatto vedere alberghi vicini con alcune centinaia di richiedenti asilo tranquilli in albergo, mentre a poca distanza c'era il disastro, ditemi voi se è normale”. 

 

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