PESCARA – Sono circa 1350 i bagnini, uno su cinque è una donna, che presidiano i 130 chilometri di costa abruzzese, dopo aver intrapreso il percorso di addestramento, superato l'esame finale ed ottenuto il brevetto.
In media lo stipendio di un bagnino varia dai 650 ai 1.300 euro netti al mese, come spiega al quotidiano Il Centro, Cristian Di Santo, presidente della sezione di Pescara della Società nazionale di salvamento e della Compagnia del Mare Lifeguard.
A determinare l'entità del compenso è il numero di ore di servizio, in genere un turno dura 4 ore e corrisponde allo stipendio base.
Vigilare sulla sicurezza dei bagnanti è un'attività che richiede concentrazione continua, e doti fisiche rilevanti, certamente superiori alla media.
Fondamentale in questo senso è la formazione degli esperti: sono tre, in Italia, gli organismi titolati a rilasciare l'abilitazione necessaria all'esercizio della professione.
Si tratta, si legge sulle colonne del quotidiano abruzzese, della Società nazionale di salvamento, dalla Federazione italiana nuoto (sezione salvamento), e della Federazione italiana salvamento acquatico.
Il corso dura due mesi e mezzo, e prevede lezioni teoriche e prove pratiche.
Gli esaminatori sono gli ufficiali della Capitaneria di porto.
In Abruzzo, lungo i 130 chilometri di spiaggia, da Martinsicuro a San Salvo, sono attive circa dieci società che si occupano di salvamento.
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