RUGBY: ECCELLENZA, L’AQUILA RUGBY CLUB CEDE ALLE FIAMME ORO

7 Novembre 2015 11:22

L'Aquila - Sport

L'AQUILA – Una L'Aquila Rugby Club a corrente alternata cede, nell'anticipo televisivo giocato ieri al “Fattori” in diretta Rai, alle Fiamme Oro: finisce 16-33, con il quindicesimo cremisi che conquista il bonus offensivo. Punteggio sbloccato dopo tre minuti dall'Aquila, che piazza con il mediano di mischia Daniel Faasen.

Dopo un calcio di punizione fallito dall'estremo cremisi Maicol Azzolini, le Fiamme Oro iniziano a prendere le misure e segnano due mete in 15 minuti, la prima con Marinaro e la seconda con Duca, dopo aver vinto una touche ai cinque metri.





Gli allenatori neroverdi Mercier e Niculae sostituiscono, dopo venti minuti, Montivero in prima linea con Breglia ma la mischia aquilana soffre la pressione e l'esperienza degli avanti cremisi. Al 25', dopo diverse fasi in attacco, Massaro marca la terza meta per i suoi e porta il risultato sul 6-21. 

Ma è proprio nel momento peggiore che L'Aquila inizia a crescere, attaccando e giocando alla mano. Al 32' Faasen riduce lo svantaggio con una punizione, mentre allo scadere, dopo una lunga pressione esercitata nella ventidue avversaria e una meta fantasma annullata, Ezequiel Cortés varca la linea dei pali L'Aquila va sotto il break. Si va negli spogliatoi sul 16-21.

Nel secondo tempo le Fiamme cambiano due uomini (uno per reparto) e vanno in meta dopo due minuti con la prima linea Alessio Ceglie. Gli avanti del XV romano si impongono su quelli aquilani e si succedono ripetute mischie che portano anche al giallo a Nico Breglia. In inferiorità numerica, i neroverdi subiscono l'ultima meta, ancora con Gianmarco Duca, che firma il bis e si prende lo scettro di man of the match. Finisce 16-33, con la delusione del folto pubblico del “Fattori”.





“C'è un cambiamento di atteggiamento a questo credo si veda – dichiara durante il terzo tempo Ludovic Mercier a conclusione della quinta giornata di campionato – il problema è che non abbiamo bisogno di giocatori che giocano da soli, perché non si può salvare una squadra da soli, dobbiamo dare sempre tutto per i compagni. Quelli che non vogliono lavorare per la squadra, per quanto mi riguarda, possono anche andare via”.

“Siamo delusi stasera – conclude l'head coach – perché nel primo tempo abbiamo concesso due mete facili e gli avversari hanno giocato sui nostri errori. Il gruppo è giovane e deve crescere”.

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