PESCARA – Carbonizzazione e lesioni da fuoco: queste le cause della morte dell'uomo di 48 anni e della figlia di cinque deceduti domenica sera nel rogo della loro auto in via Lago di Chiusi a Pescara.
A dare fuoco all'abitacolo era stato il 48enne.
Lo ha stabilito l'autopsia effettuata dall'anatomopatologo, Ildo Polidoro.
Il professionista pescarese, che si è riservato 60 giorni di tempo, dovrà nei prossimi giorni effettuare indagini genetiche-tecniche per arrivare alla certa identificazione delle due vittime “oltre ogni ragionevole dubbio”.
Gli accertamenti, che dureranno due settimane, verranno effettuati tramite l'estrazione del dna.
L'autopsia, presso l'ospedale di Pescara, è durata cinque ore.
Restano gravi le condizioni della convivente dell'uomo, di 44 anni, rimasta ustionata nel tentativo di salvare la figlia.
La donna è ricoverata in prognosi riservata all'ospedale Sant'Eugenio di Roma, con ustioni di secondo grado sul 40% del corpo e di terzo sul 5%.
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