ROCCARASO: DI DONATO, ”SOPPRESSIONE FERMATA ARPA INACCETTABILE”

14 Aprile 2014 10:40

Teramo - Cronaca

ROCCARASO – “È inaccettabile e assolutamente incomprensibile la decisione adottata dall’Arpa di sopprimere la fermata di Roccaraso sulla corsa Pescara-Napoli-Salerno”.





Questa la denuncia il sindaco di Roccaraso (L’Aquila), Francesco Di Donato, dopo che l’azienda del trasporto pubblico regionale ha deciso dai primi di aprile di sopprimere la fermata del palaghiaccio alle porte del centro montano, creando non pochi malumori fra gli utenti del servizio.

Di Donato ha già chiesto l’intervento del prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, e ha invocato una presa di posizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, che rappresenta l’azionista di maggioranza della società.





“L’Arpa deve rivedere al più presto questa decisione e deve immediatamente convocare un tavolo di confronto al quale deve partecipare anche l’amministrazione comunale di Roccaraso perché non possiamo rischiare che si ripetano incidenti mortali come quelli che si sono già verificati negli anni scorsi – aggiunge il sindaco – Secondo l’Arpa oggi un turista, uno studente, un anziano o un diversamente abile che scelgono di raggiungere Roccaraso con i mezzi pubblici, devono scendere alla fermata individuata dell’Arpa nell’area di servizio sulla statale 17 e percorrere a piedi quasi un chilometro su una strada statale, peraltro di montagna e quindi spesso alle prese con il ghiaccio o la neve, per raggiungere tra le auto e i mezzi pesanti che sfrecciano il centro del paese”.

Per questo Di Donato definisce “incomprensibile la decisione. Non possiamo più accettare queste soluzioni calate dall’alto da chi non conosce la realtà della situazione. E poi è francamente desolante vedere che l’Arpa ‘venda’ questa scelta come una soluzione per velocizzare una linea che impiega mediamente quasi 5 ore per compiere la tratta da Pescara a Salerno. Con la soppressione della fermata di Roccaraso, la riduzione dei tempi sarebbe di dieci minuti su cinque ore e quindi assolutamente impercettibile all’utenza. Se l’Arpa vuole davvero vincere la sfida delle competitività – conclude Di Donato – non è certo questa la strada che deve percorrere”.

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