ROBERTO SAVIANO A ROSETO: ‘DA BORSELLINO TANTE VERITA”’

30 Ottobre 2010 18:12

Teramo - Cultura

ROSETO DEGLI ABRUZZI – “Verità e potere non coincidono mai: è questo il meraviglioso insegnamento che ci viene dal lavoro di Paolo Borsellino, è questo il metodo per capire la verità delle cose”.

Con queste parole lo scrittore Roberto Saviano ha commemorato la memoria del giudice ucciso dalla mafia, ritirando il premio intitolato a lui e assegnato da Società Civile.





Saviano ha partecipato questa mattina alla cerimonia conclusiva della XV edizione del premio Borsellino.

Parlando dei giudici trucidati da Cosa nostra, ha affermato che “il loro talento mette paura non solo ai poteri del passato ma anche ai poteri di oggi, che mai come adesso sentono di scricchiolare, avviati come sono verso la fine”.

Dicendosi emozionato nel ricevere un premio intitolato a Borsellino, lo scrittore ne ha esaltato ancora il valore attuale: “Non si sta parlando di un monumento, di una cosa del passato: lui, il suo lavoro, sono qui, è l'alchimia che viene fuori quando si parla di quella stagione, da quella storia si arriva direttamente al futuro”.





Premi sono stati assegnati anche ad Andrea Riccardi, presidente della Comunità di Sant'Egidio, ai procuratori dell'Aquila e di Reggio Calabria, Rossini e Di Landro, all'ex parroco di Scampia don Aniello Manganiello, a Maurizio Artale del Centro “Padre nostro” di Palermo, a Stefania Petiz, inviata di Striscia la notizia e alla memoria di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica.

In apertura della cerimonia di consegna è stata letta una lettera di Agnese Borsellino, vedova del giudice, indirizzata ai giovani studenti presenti in sala: “Ho continuato e continuerò a rispettare le istituzioni di questo Paese perché mi rendo conto che abbiamo il dovere di rispettarle e servirle come mio marito sino all'ultimo ci ha insegnato. Io non perdo la speranza di una società più giusta e onesta in grado di costruire un'Italia più giusta e onesta”.

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