“La protesta contro l'aumento del 13% dei pedaggi autostradali della A24 e della A25 che collegano Lazio e Abruzzo, sta dilagando. La mobilitazione dei sindaci, dei sindacati, dei pendolari, degli utenti deve portare alla revoca di questi scandalosi aumenti”.
Lo dichiara Gianni Melilla, deputato abruzzese di Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista ed esponente di Liberi e Uguali.
“Lunedì mattina – prosegue Melilla – ci sarà una manifestazione al casello di Mandela, nel versante laziale e martedì ci sarà un sit-in davanti al Ministero dei Trasporti a Roma in concomitanza dell'incontro tra il ministro Graziano Delrio e i presidenti della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso e del Lazio Nizola Zingaretti“.
“L'autostrada dei Parchi – sottolinea Melilla – negli ultimi 15 anni ha aumentato i pedaggi di oltre il 200%, a fronte di una inflazione complessiva del 37%. E inoltre vi sono palesi inadempienze da parte del gestore in tema di investimenti sui servizi e sugli standard di sicurezza. Basti pensare alla mancata realizzazione nella VallePeligna di una stazione di servizi tra Chieti e Magliano dei Marsi”.
“Emerge con evidenza – conclude – il fallimento di una privatizzazione che ha trasformato la nostra autostrada pagata esclusivamente dallo Stato, in una gallina dalle uova d'oro solo per il gestore”.
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