CONSIGLIERI REGIONALI E ALTRI PARTITI CHIUDONO EVENTO A RIVISONDOLI ''D'ALFONSO BALLA MA NON SIAMO ANCORA PRONTI, DOBBIAMO LAVORARE''

RINASCE IL CENTRODESTRA, ”MA BISOGNA COSTRUIRE CON TUTTI PER VINCERE”

di Alberto Orsini

4 Luglio 2015 20:44

Regione - Politica

RIVISONDOLI – Il centrodestra regionale prova a ricomporsi e dialogare a partire da Rivisondoli (L’Aquila), nella giornata finale della convention di due giorni “Politica e/è confronto – #costruiamol’alternativa” organizzata dalla fondazione Cantiere Abruzzo del deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano, perché se “la maggioranza di Luciano D’Alfonso dopo un anno già non esiste più”, dall’altra parte “a oggi non siamo ancora pronti e credibili come alternativa di governo, dobbiamo costruire”, critica e autocritica sono del capogruppo forzista a palazzo dell’Emiciclo, Lorenzo Sospiri.

Al primo dei due eventi dedicati allo scenario regionale hanno preso parte i protagonisti dell’opposizione in Consiglio regionale, oltre a Sospiri i consiglieri regionali Mauro Febbo ed Emilio Iampieri, tutti estremamente critici nei confronti della maggioranza di centrosinistra e di D’Alfonso, definiti entrambi “tasse e chiacchiere” mentre lo stesso Di Stefano ha tracciato le conclusioni, facendo notare che “la responsabilità della sconfitta alle elezioni regionali va cercata in casa nostra, ma ora bisogna lavorare per tornare al voto quanto prima. Dall’evento di oggi nasce una proposta di confronto – ha evidenziato – Inauguriamo una stagione per arrivare a un mondo di centrodestra compatto”.





Temi ribaditi anche nel pomeriggio, dove sono intervenuti nella tavola rotonda finale protagonisti degli altri partiti di una coalizione che vuole ricostruirsi. Attenta spettatrice la coordinatrice dei club Forza Silvio, Sabrina Di Stefano.

Anche da Filippo Piccone (Nuovo centro destra), Enrico Di Giuseppantonio (Unione di centro), Giandonato Morra (Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale) e Simone Angelosante (Noi con Salvini) un messaggio unitario: sì alla ricomposizione del centrodestra sul “modello Chieti” che ha portato alla vittoria, ma “ascoltando anche i piccoli partiti e dando pari dignità a tutti” e sì anche alle primarie per la scelta dei candidati, “ma solo quando non si riesce a trovare una sintesi”.

Forza Italia, comunque, si dimostra tutt’altro che in concordia. Febbo ha lanciato strali contro “i nominati, bisogna finirla: il popolo di centrodestra si ritrova senatori che non pagano le boutique o che si travestono da trans”, riferimento a Paola Pelino e Antonio Razzi.





Bacchettate anche per gli altri due consiglieri regionali, entrambi assenti, Gianni Chiodi e Paolo Gatti, quest’ultimo impegnato a Teramo in un incontro della sua associazione Futuroin. “Le divisioni in correnti politiche di una volta avevano uno spirito nobile, ma la divisione geografica di un partito è un grosso errore”, ha ammesso Di Stefano.

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