RIGOPIANO: PM INDAGA PER OMICIDIO E DISASTRO, ”MA RITARDI NON DECISIVI”

23 Gennaio 2017 17:26

L'Aquila - Cronaca

PESCARA – “Tutti i ritardi, i fraintendimenti, le incongruenze e i problemi nella comunicazione che sono avvenuti nel post-valanga hanno avuto una rilevanza causale non epocale, provocando ritardi che verosimilmente sono di circa un’ora”.

Così, in un incontro con la stampa a Pescara, il procuratore Cristina Tedeschini, titolare dell’inchiesta sul disastro dell’hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) insieme al pm Andrea Papalia.

Al momento contro ignoti, l’indagine ipotizza i reati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

“Considerando tutta la tempistica alla quale abbiamo assistito nell’arrivo dei soccorsi – ha aggiunto – possiamo constatare che l’incidenza del ritardo, torno a dire sul piano causale, non è di particolare rilievo”.





“Sono da valutare gli effetti degli eventuali ritardi” nell’avvio dei soccorsi verso l’hotel, ha aggiunto ancora, sottolineando che “al massimo si tratta di un’ora. Avete visto quanto tempo ci è voluto per arrivare a quell’albergo. Gli effetti causali sono tutti da dimostrare”.

Quanto al messaggio di posta elettronica che lanciava l’allarme inviata dall’hotel, “tutta la vicenda della mail inviata dall’hotel Rigopiano è acquisita alle indagini. Per acquisito all’indagine – ha spiegato – intendo un materiale controllato e verificato”.

Per il resto, l’indagine riguarderà anche “il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte” da e verso l’albergo.

“Ci sono state interferenze nelle comunicazioni – ha rilevato il magistrato – inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell’indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini”.

L’inchiesta, comunque, “è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare”, ha ammesso.





La Tedeschini ha sottolineato che tra i filoni di indagine vi sono quelli “relativi a circostanze e decisioni sull’apertura e lo stato di esercizio dell’hotel e sulla viabilità di accesso a quell’esercizio”.

ACQUISITI DOCUMENTI PIANO VALANGHE IN REGIONE

Intanto, le forze dell’ordine si sono recate negli uffici della Regione Abruzzo per acquisire tutta la documentazione relativa all’emergenza valanghe.

Tra gli obiettivi degli inquirenti c’è quello di visionare il Piano valanghe che dovrebbe essere stato predisposto dagli uffici.

Sempre negli uffici della Regione si è svolta una riunione con il sottosegretario alla Protezione civile, Mario Mazzocca, proprio per esaminare e valutare la documentazione.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: