RIGOPIANO: MONSIGNOR VALENTINETTI, ”FATE SPLENDERE SOLE NEI CUORI”

18 Gennaio 2018 12:59

Pescara - Cronaca

FARINDOLA – “Il sole deve tornare a risplendere nei vostri cuori se volete far riposare in pace questi figli, queste fidanzate, questi fidanzati, queste mamme e questi papà”.

È un passaggio dell'omelia dell'arcivescovo di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, nel corso della Santa Messa nella chiesa di Farindola officiata per commemorare le 29 vittime dell'Hotel Rigopiano a un anno di distanza dalla tragedia.





“Non possiamo rimanere schiacciati sotto il peso del dolore – ha proseguito Valentinetti – dobbiamo affrontare il dolore. Dobbiamo puntare il dito contro il dolore, dobbiamo andare al di là del dolore: a questo serve la fede, non a chiedere che le cose non succedano ma per attraversare il dolore e la sofferenza, e ad attraversare anche la morte perché la morte l'attraverseremo comunque. Il Signore ci ha regalato oggi una giornata di sole, un anno fa qua stava finendo il mondo invece… Il sole deve tornare a splendere nei vostri cuori”.

Davanti all'altare le foto delle 29 vittime dentro 29 cornici a forma di cuore e la scritta: “Il fuoco del nostro Amore”.

“Quando ci sono morti tragiche se ci sono responsabilità queste vanno accertate sicuramente”, ha aggiunto il prelato.





Mons. Valentinetti ha ricordato i bambini della scuola di San Giuliano di Puglia, in Molise, e i tre operai morti a Milano. “Chissà quante volte in quest'anno vi siete ripetuti 'ma perché quella valanga nessuno l'ha fermata?'. A questa domanda non c'è una risposta perché purtroppo più volte mi sono scontrato con la morte come avete fatto voi: ho dovuto celebrare il funerale dei 27 bambini a San Giuliano di Puglia. Ero diventato vescovo da due anni: vi assicuro che è stato il funerale più difficile della mia vita. Anche allora mi sono chiesto: perché la casa di fronte alla scuola non è crollata e la scuola è crollata?”.

“La risposta è la solidarietà umana che possiamo esprimerci – ha sottolineato Valentinetti – che ci deve far sentire un cuore solo e un'anima sola. Esiste anche una risposta di fede, di una fede forte e potente, perché la fede non serve come sapete per chiedere a Dio di non far succedere le cose. La vita ci insegna che 27 bambini sono morti, 29 persone sono morte, e che l'altro giorno 3 persone sono morte nella fossa mentre lavoravano a Milano”.

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