RIGOPIANO: MATRONE, ”LE FERITE PIU’ GRAVI SONO QUELLE CHE PORTO NEL CUORE”

18 Gennaio 2018 12:19

Pescara - Cronaca

FARINDOLA – “Io non voglio passare oggi da sopravvissuto ma per il marito di una vittima, mia moglie Valentina. I danni fisici si conoscono, ma le mie ferite più gravi sono quelle del cuore. Quelle che porto dentro di me. Quella di oggi è una giornata dell'amore da dedicare a Valentina, alla sua mancanza, e agli atri 28 angeli”.





Queste le parole Giampaolo Matrone, il pasticciere di Monterotondo (Roma), uno dei sopravvissuti alla tragedia, a margine della commemorazione delle vittime di Rigopiano.

Matrone, che è rimasto invalido e ferito dopo 60 ore passate sotto cumuli di macerie e neve, e per settimane ricoverato all' ospedale di Pescara, nella tragedia di Rigopiano ha perso la moglie Valentina Cicioni di 32 anni, infermiera al Policlinico Gemelli di Roma. 





“Ormai – ha aggiunto riferendosi a tutti i familiari delle vittime – siamo diventati un'unica famiglia, siamo tutti qui. Stare insieme ci regala tanta forza, condividiamo tutti lo stesso dolore. Oggi tornare qui sembrava una cosa facile, ma sono anche io un essere umano. Il viaggio è stato abbastanza duro, come è adesso”.

“Ieri sera avevo pensato di non farcela e di non riuscire a venire, perché – ha concluso Matrone – il cuore batte forte e il dolore è immenso così come un anno fa”.

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