RIFORMA COSTITUZIONALE: COMITATO PER IL NO ”SU REFERENDUM NO MEDIAZIONE”

22 Luglio 2016 09:56

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Entrata ormai nel vivo la campagna referendaria sulla riforma costituzionale. Dopo l’assemblea nazionale dei comitati territoriali per il No, tenutasi lo scorso fine settimana a Roma, i comitati locali si riuniscono oggi a Pescara per un incontro regionale ed organizzare le attività e le iniziative per le prossime settimane ed i prossimi mesi, per continuare a spiegare a tutti il merito ed i contenuti della legge Renzi-Boschi e le numerose ragioni per il No.

“Una cosa va detta con fermezza – afferma Paolo Della Ventura, referente del comitato per il No per L’Aquila e provincia – sul referendum costituzionale nessuna mediazione potrà essere accettata da chi è convinto che sia una riforma da bocciare senza appello, e per numerose ragioni di merito. Nessuno spazio per i Ni”.





“Sento e leggo – prosegue l’esponente aquilano di Possibile – affermazioni da chi aprirebbe a valutazioni diverse, se dovesse cambiare la legge elettorale. E’ incredibile solo pensarla un’ipotesi del genere. E trovo imbarazzante l’affermazione di chi dice che la riforma costituzionale è frutto di una mediazione parlamentare; segno evidente che non ci sono argomenti a sostenerla, né la conoscenza dell’iter che ha portato alla sua redazione ed approvazione alle Camere. Non ci possono essere tatticismi anche sulle regole, né tanto meno a questo punto, dopo che la legge costituzionale è stata votata e approvata da poco più della metà dei parlamentari e dopo che l’Italicum è stata approvato con voti di fiducia, rinunciando a qualsiasi discussione in parlamento per due anni e mezzo”.

“Continueremo ad essere presenti tra le persone e nelle piazze, fino alla fine, – conclude la nota -come abbiamo fatto e stiamo facendo da mesi; continuando a spiegare nei prossimi mesi le tante ragioni del No: il Senato non elettivo che continuerà a fare leggi; la complicazione dei processi legislativi, il cambiamento nei rapporti Stato-Regioni; i costi che non si abbattono; la precedenza del governo sul parlamento; l’indebolimento delle garanzie costituzionali e degli strumenti di democrazia diretta (referendum e leggi d’iniziativa popolare). Ma il messaggio forte di oggi è che nessuno mediazione potrà esserci da chi è contrario nei contenuti: non potrà che votare convintamente No. Nelle prossime settimane riprenderemo a fare approfondimenti, confronti ed assemblee aperte a tutti ed in tutto il territorio provinciale”.





 

 

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