RICOSTRUZIONE: UFFICIO COMUNI CRATERE SENZA GUIDA, ESPOSITO VERSO IL RINNOVO

di Alberto Orsini e Marco Signori

1 Dicembre 2015 08:06

L'Aquila -

L’AQUILA – “Io ho dato la disponibilità a restare e i sindaci hanno espresso il gradimento, ma più di questo non posso dire”.

Bocca cucita, ma aria di conferma per Paolo Esposito, il manager pubblico che, da oggi, non siede più nella poltrona più importante dell’ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere, essendo terminato ieri il suo primo mandato, di durata triennale, da 200 mila euro annui.

Esposito non si sbilancia, ma è il favoritissimo per la successione a se stesso che, comunque, spera venga ufficializzata il più presto possibile.

Proprio come accaduto all’ufficio speciale gemello, quello per L’Aquila (Usra), quando è andato via Paolo Aielli, non sono previsti vice né supplenti.





Anzi stavolta, cambiata la norma sulle nomine nel decreto “Enti territoriali”, con la titolarità al 100% solo del governo, nemmeno sarà possibile inventarsi il colpo di teatro dell’interim, come quello che il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha affidato al segretario generale Carlo Pirozzolo dal 20 novembre 2014 al 20 febbraio successivo, quando è arrivato Raniero Fabrizi, per non paralizzare tutto.

“Negli ultimi giorni c'è stata una accelerazione del lavoro da parte della struttura – aggiunge – proprio per compensare i ritardi che potrebbero esserci durante il periodo di mia assenza. In vista della scadenza, fino a ieri sera ho firmato numerose determine e mandati di pagamento e il piano di ricostruzione di Montereale”.

All'Usrc fanno capo 56 Comuni del “cratere”. E l'ufficio diretto da Esposito coordina anche il lavoro degli otto uffici territoriali per la ricostruzione (Utr) cui afferiscono i Comuni delle altrettante aree omogenee, oltre a curare l'istruttoria delle pratiche dei Comuni non inclusi nel “cratere”, ma dove sono presenti edifici per il cui danneggiamento sia stato riconosciuto un nesso di causalità con il terremoto.

Ieri anche l'ultima uscita in veste ufficiale del direttore, che ha presentano a Pacentro (L'Aquila) il progetto definitivo della nuova scuola, frutto di un percorso partecipato portato avanti, oltre che dall'Usrc, dal laboratorio di architettura Lap e da Actionaid insieme all'amministrazione comunale.

Da Esposito giunge un plauso ai 48 dipendenti dell'Ufficio di Fossa (L'Aquila), che “sanno quel che devono fare anche nel periodo in cui io non ci sarò”.





“I tempi? Speriamo brevi, non tanto per me stesso quanto per tutto il lavoro che fa l'Ufficio speciale”, aggiunge rispetto al rinnovo del contratto.

“All'Usrc non ci sono mai stati dirigenti – ricorda – quindi non puo' esserci altra soluzione di quella che riaffidare rapidamente l'incarico del direttore”.

Sciolte, intanto, le incognite per la parte dei 48 dipendenti dell'Usrc con il contratto che scade a maggio. Un emendamento alla legge di stabilità, presentato dalla senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane e recepito nel maxi emendamento del governo, ha previsto la possibilità di una ulteriore proroga almeno fino a tutto il 2017. Salvo sorprese il testo, che ha già avuto il via libera della commissione Bilancio del Senato, approderà così all'esame dell'Aula.

Per l'Usrc si apre comunque una nuova fase di stallo, dopo quella iniziale causata dall'arrivo a singhiozzo delle risorse che era stata abbondantemente superata con l'avvio della ricostruzione e il proficuo raggiungimento dell'obiettivo di un terzo di cantieri ultimati.

La macchina, rodata anche grazie allo stanziamento di 257 milioni di euro per lavori fuori “cratere” che hanno consentito l'avvio di 1.042 interventi, è ora costretta ad un brusco arresto dall'imprevedibile durata.

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