L’AQUILA – Ancora polemiche per la complicata ricostruzione post-sisma della frazione di Picenze di Barisciano (L’Aquila).
Sotto il suolo è infatti presente una rete di cunicoli e grotte, chiamati in gergo “rottoni”, in parte in progressivo spostamento dopo il terremoto.
Dopo l’intervista del sindaco, Francesco Di Paolo, ad AbruzzoWeb, una cittadina di Barisciano, Clara Camardese, protesta contro il suo primo cittadino.
In particolare, viene contestata la mancata delocalizzazione di un aggregato di interesse della donna che si troverebbe proprio sopra le grotte: “Se mi rifà la casa dov’è e com’è ci va lui ad abitare!”, la protesta.
LA LETTERA COMPLETA
Per quanto riguarda la ricostruzione di San Martino Picenze il sindaco Francesco Di Paolo si contraddice perché prima afferma che non ha alcuna intenzione di mettere in pericolo gli abitanti del paese mentre poi sull’aggregato sm23 dice che non ci sono i presupposti per delocalizzare. Più presupposti di così!
Le grotte sono crollate, c’è pericolo che 'ce ne andiamo sotto' anche senza terremoto e poi dove si regge la casa se sotto è vuoto?
Di Paolo dice anche che i suoi geologi studiano il sottosuolo e poi, in base ai risultati, si ricostruisce, ma contemporeanamente dice che a giorni partiranno 4 aggregati. Allora non è vero che aspetta i studi dei geologi.
Poi ha detto non è vero che arrivano i geologi, ma poi ribadisce che il costo è di circa 40.000 euro.
Io dico che a Picenze ci sono voragini di ben 20 metri di profondità può andarle a vedere e misurarle, con tutto ciò gli ho anche detto in privato che se mi rifà la casa dov’è e com’è ci va lui ad abitare!
Ma in verità non gli va di ricostruire il paese come si deve, allora al prossimo sisma staremo un’altra volta a ricostruire così chi non se lo può permettere andrà in affitto. Bravo sindaco grazie Clara.
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