L’AQUILA – È stato formalizzato, ma non è ancora efficace, l’incarico ad interim nei confronti di Francesco Scoppola come nuovo direttore regionale per i Beni culturali, che va a colmare il vuoto lasciato dal predecessore Fabrizio Magani fin dal 16 aprile 2014.
A confermarlo ad AbruzzoWeb è lo stesso dirigente, che pure non rilascia alcuna dichiarazione, ma che già da alcuni giorni sta lavorando negli uffici della direzione abruzzese Mibac in via Filomusi Guelfi.
E se nella sezione “La struttura organizzativa” del sito Internet del ministero il nome di Scoppola già compare a capo della direzione abruzzese, la nomina non è stata comunicata né da Roma né dall’Aquila: si attende, probabilmente, il visto della Corte dei conti e altri adempimenti formali che la renderanno efficace.
Un passaggio non di poco conto, perché solo a quel punto Scoppola avrà pieni poteri e capacità di firmare mandati di pagamento per dedicarsi al suo compito più urgente e delicato: quello di sbloccare i fondi fermi per le imprese impegnate nella ricostruzione post-sisma dei beni culturali.
L’addio di Magani e la vacatio per mesi e mesi hanno provocato, infatti, un’impasse totale e l’accumulo di faldoni e faldoni di pratiche da chiudere. Come conseguenza, molte aziende che si erano giocate tutto al tavolo della ricostruzione sono finite in sofferenza e rischiano il fallimento.
Adesso bisogna correre, non a caso uno dei mantra di Scoppola è che in pochi giorni bisogna smaltire il lavoro di un anno, oltretutto in un contesto in cui si registra una fortissima pressione, visto il ritardo che si è accumulato.
Tutto questo, naturalmente, sempre che a novembre non vada davvero in porto la riforma del Mibact voluta dal ministro Dario Franceschini, con il rimescolamento delle direzioni che non saranno più per singola regione ma interregionali, ma che come contropartita potrebbe portare in dote una struttura specifica ministeriale dedicata solo alla ricostruzione.
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