CERIMONIA DI RIAPERTURA E RICONSACRAZIONE DEL LUOGO DI CULTO QUESTA MATTINA A FOSSA. GIACOBBO TESTIMONIAL DELL'EVENTO, ''E' UN'EMOZIONE PER ME''

RICOSTRUZIONE: SANTA MARIA AD CRYPTAS RESTITUITA ALLA COMUNITA’ A 10 ANNI DAL SISMA

di Alessia Centi Pizzutilli

28 Aprile 2019 18:26

L'Aquila - Gallerie Fotografiche

L'AQUILA – La chiesa di Santa Maria ad Cryptas di Fossa (L'Aquila) è stata restituita alla comunità e riconsacrata con una cerimonia pubblica a 10 anni dal terremoto del 6 aprile, “che ha rischiato di cancellare per sempre questo tesoro”.

Con queste parole il sindaco di Fossa, Fabrizio Boccabella, ha preso la parola, questa mattina, e, visibilmente emozionato, ha anticipato che sabato prossimo verrà celebrato il primo matrimonio nel luogo di culto.

“Restituiamo al culto una chiesa che è emblema di un intero territorio e dell’Italia. Ho ricevuto tante richieste per visite guidate all’interno della chiesa che è stata tra l’altro il monumento più visitato in Abruzzo in occasione delle recenti giornate di Primavera del Fai. La chiesa sarà aperta al pubblico e presto saranno stabiliti giorni e orari, nel frattempo c’è la possibilità di richiesta di visita al Comune con personale dedicato”, ha spiegato il sindaco.





A celebrare la prima Santa messa, dopo la riconsacrazione, è stato l’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi.

I lavori di recupero, per un costo di 600 mila euro, a cui si sono aggiunti nuovi stanziamenti, sono durati circa due anni.

Il Segretariato regionale Mibact è stato la stazione appaltante dell’intervento, mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Franco De Vitis e la parte artistica alla storica dell’arte della Soprintendenza Anna Colangelo.

Presente anche il segretario regionale del Ministero dei beni culturali, Stefano D’Amico: “Qui c'è la fusione dell'aspetto architettonico e strutturale con l'apparato decorativo, che è di grandissimo pregio, uno dei più importanti della nostra regione, mi fa particolarmente piacere anche che si riapra alla pubblica fruizione un edificio di culto. Come Ministero siamo profondamente convinti che l’unica possibilità per dare un ruolo centrale ai beni culturali è che essi siano fruiti e fruibili. Da questo punto di vista redo che sia una bellissima giornata non solo per L’Aquila e per il suo circondario, ma per l’intera regione Abruzzo. Voglio ricordare, infine, che questo risultato è stato reso possibile dalla collaborazione tra le varie strutture del Ministero, il Segretariato e le due Soprintendenze dell’Aquila e dell’Abruzzo che lavorano in simbiosi e in sintesi per poter rendere possibile tutto questo”, ha sottolineato D'Amico.





La storica Anna Colangelo è scesa nei dettagli dell'intervento, spiegando che “sia la parte strutturale e architettonica che gli apparati decorativi, e gli affreschi in particolare, avevano subito notevoli danni; è stata necessaria un’attenta opera di consolidamento sia delle strutture murarie, sia degli affreschi e completare l’intervento di consolidamento per una buona parte dei dipinti anche con un restauro pittorico. È stata un'operazione fatta in più fasi, sono state impegnate anche più ditte – ha precisato Colangelo – I consolidamenti sono stati ripetuti più volte, perché i vuoti erano tanti. In futuro completeremo la parte dei dipinti che ad oggi non siamo riusciti a restaurare e questo verrà effettuato in tempi abbastanza brevi, già abbiamo un finanziamento”.

“Questa è stata una chiesa sempre al centro dell'attenzione della Soprintendenza, anche per i tesori d'arte che racchiude al suo interno e proprio il fatto che ci siano stati interventi precedenti ha limitato i danni, con cadute limitate in alcune zone. Negli interventi di recupero questo ha aiutato nel poter raccogliere, catalogare i pezzi a terra e ricollocarli nel loro ambiente originale”, ha concluso la storica dell’arte della Soprintendenza.

Testimonial d'eccezione per l'evento, il giornalista e conduttore televisivo Roberto Giacobbo: “È per me un'emozione essere qui oggi, questa piccola chiesa è rimasta dentro di me per anni”, ha detto.

Alla cerimonia hanno preso parte diverse autorità religiose, militari e civili, tra cui: l'assessore regionale Guido Quintino Liris, il consigliere regionale Americo Di Bendetto, gli assessori comunali Fabrizia D'Aquilio e Daniele Ferella, il consigliere comunale Giustino Masciocco, diversi sindaci dei territori limitrofi, Paolo Federico (Navelli), Domenico Nardis (Villa Sant'Angelo), Silvano Cappelli (San Demetrio ne' Vestini), il Questore vicario dell'Aquila, Olimpia Abbate, il comandante della Compagnia dei carabinieri del capoluogo, Luigi Balestra.

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