RICOSTRUZIONE: MELILLA A RENZI, ”NOMINA FABRIZI ALL’USRA INOPPORTUNA”

27 Febbraio 2015 12:04

L'Aquila -

L’AQUILA – Il deputato di Sinistra ecologia libertà Gianni Melilla interroga il presidente del Consiglio Matteo Renzi per sapere “con quali criteri si sia decisa” la nomina di Raniero Fabrizi a nuovo titolare dell’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (Usra) e “se non ritenga utile una valutazione ulteriore al fine di fugare dubbi e perplessità sulla opportunità di questa nomina”.

Nell’interrogazione a risposta in Aula, il deputato pescarese vendoliano ricorda che Fabrizi “ha lavorato per anni con persone finite sotto inchiesta giudiziaria per il sistema costruito intorno ai grandi eventi della Protezione civile; è stato ed è ancora componente del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, per anni presieduto da Angelo Balducci, figura centrale del sistema smantellato dalle note inchieste della Magistratura”.





Melilla sottolinea che Fabrizi “non è stato indagato, ma la sua nomina suscita seri interrogativi, su cui oggi il Corriere della Sera riflette con un articolo circostanziato e ricco di particolari, visto che avrà un ruolo centrale nella gestione dei fondi ingenti che lo Stato ha destinato alla ricostruzione dell’Aquila e dei 56 comuni del cratere sismico: 2,2 miliardi di euro nei prossimi 3 anni!”.

“Le inchieste varie che hanno già riguardato le fasi dell’emergenza e della ricostruzione dell’Aquila hanno spinto il gruppo parlamentate di Sel a chiedere un anno fa l’istituzione di una commissione di inchiesta monocamerale sulla gestione dei fondi pubblici destinati alla ricostruzione, che alla luce di questa nomina assume una importanza significativa”.

IL CORSERA: “NOMINA STA FACENDO STORCERE LA BOCCA”





“Ha un curriculum ricchissimo. Forse troppo ricco. Raniero Fabrizi, appena nominato capo dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, è uno dei più esperti ingegneri in forza al ministero delle Infrastrutture – scrive Emanuele Bonaccorsi nel pezzo del Corsera – Ma nella sua lunga carriera si è trovato più volte a lavorare braccio a braccio con gli uomini della cosiddetta ‘cricca della Ferratella’: Angelo Balducci, Fabio De Santis, Mauro Della Giovampaola, e poi il supercommissario Guido Bertolaso, tutti finiti sotto processo per il “sistema gelatinoso” nato intorno ai grandi eventi della Protezione civile, sgominato dalla magistratura nel gennaio del 2010”.

“Certo, Raniero Fabrizi non è mai stato indagato, ma la sua nomina sta facendo storcere più di una bocca nel capoluogo abruzzese, che a 6 anni dal sisma è ancora lontano dalla normalità”, conclude.

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