I COSTI DELLA GOVERNANCE - COMUNE L'AQUILA, PROROGA PER 9 CONSULENTI TRA LORO C'E' ANCHE IL PERITO DEL CROLLO DELLA CASA DELLO STUDENTE

RICOSTRUZIONE: LE ‘INFORNATE’ DI AIELLI, PER ESPERTI PREMIO BIS DA 105 MILA EURO

di Pierluigi Biondi

19 Aprile 2013 08:03

L'Aquila -

L’AQUILA – Dopo il bando per 23 collaboratori da oltre 1,1 milioni di euro, spunta una nuova infornata di nove consulenti da oltre 300 mila euro scelti dal direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, Paolo Aielli, il supermanager da 200 mila euro l’anno.

I fortunati sono i componenti della Struttura speciale di alta consulenza (Ssac) del Comune dell’Aquila, cui sono stati prorogati gli incarichi fino al novembre 2013.

Si tratta degli ingegneri Paolo Angeletti, Alberto Cherubini, Giandomenico Cifani, Alberto Lemme e Vincenzo Petrini, degli architetti Maurizio Ferrini, Georg Josef Frisch e Daniele Iacovone e del geologo Roberto De Marco, cui andranno 33 mila euro ognuno più il rimborso delle spese di trasferta.

Per alcuni di questi si tratta di un premio bis che porterà nelle loro tasche la cifra di 105 mila euro complessivi: nella stessa giornata, infatti, Aielli riesce a nominare Ferrini, De Marco, Cherubini, Petrini, Angeletti e Frisch sia come suoi professionisti di fiducia, come rivelato ieri da AbruzzoWeb, sia come esperti dell’amministrazione comunale del capoluogo.





Una decisione singolare ma sollecitata dallo stesso Comune dell’Aquila il 25 febbraio scorso con una nota indirizzata ad Aielli nella quale si reclama l’esigenza di avere ancora in servizio i nove, “nonostante la cessazione dello stato di emergenza” perché “restano ancora tantissime le problematiche aperte e, in attesa dei necessari riscontri, la situazione è aggravata dall’assenza di professionalità con alto contenuto specialistico”.

Per questo il Comune, “per non pregiudicare gli sforzi generali e le legittime aspirazioni dei portatori di interessi”, ha richiesto di “poter continuare ad avvalersi della struttura di supporto scientifico già istituita in forza dell’Opcm 3923/2011”.

La singolare concomitanza di alcuni nomi della Struttura speciale di alta consulenza nell’elenco dei coordinatori selezionati con il bando per 23 professionisti (dal costo di 1,1 milioni di euro) potrebbe aprire uno scenario nuovo sulla vicenda dell’avviso di reclutamento emanato da Aielli.

Quando qualcuno scoprì, tra le pieghe del sito web del Comune dell’Aquila, che il direttore dell’Ufficio speciale aveva pubblicato il mini-concorso per i 23, la polemica divampò immediata.

In quei giorni la bacheca Facebook del sindaco, Massimo Cialente, fu inondata di messaggi indignati:  “ci vuole un hacker per trovarlo”, era stato uno dei post pubblicati, cui avevano fatto eco altri più duri, come quello che sosteneva che “non si è voluto far sapere e questo fatto è serio”.





Il primo cittadino del capoluogo si era difeso: “mi spiega di cosa sta parlando?” aveva replicato a un “amico” di Facebook, cadendo dalle nuvole.

Secondo Aielli, invece, le cose stavano diversamente: “Cialente lo sapeva, così come gli altri sindaci del ‘cratere’, ne ho parlato in almeno tre occasioni”.

A dar man forte al sindaco, una nota a firma dell’amministrazione comunale: “gli avvisi sono stati emanati dal titolare della struttura che, come noto, non appartiene all’organigramma del Comune dell’Aquila”. 

Se fosse vero che Aielli ha agito in perfetta solitudine ci si troverebbe di fronte a una coincidenza che potrebbe essere oggetto di studio per gli statistici: pescare tra le 135 domande pervenute proprio quelle di sei tecnici già in servizio nel Comune dell’Aquila, tutti tra l’altro non abruzzesi, è un colpo di fortuna più unico che raro.

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