RICOSTRUZIONE: LE 10 PROMESSE DEL PD, UN MESE DOPO TRA LUCI E TANTE OMBRE

di Alberto Orsini

3 Dicembre 2014 08:28

L'Aquila -

L’AQUILA – Com’è dura mantenere le promesse!

È un quadro ancora molto nebuloso, con poche e note certezze e tante, tante incognite, quello che emerge a un mese dalla “conferenza stampa dei miracoli”, lo scorso 3 novembre, nella quale la governance abruzzese tutta targata Partito democratico annunciò l’arrivo di 6 miliardi certi per la ricostruzione post-sisma e tutta una serie di novità amministrative e normative.

Un incontro con la stampa in cui il Pd mostrò i muscoli contro il peraltro frammentato e ridotto male schieramento di centrodestra, con alcuni esponenti bollati come “gufi e sciacalli sconfitti”, ma anche contro una certa opposizione interna al partito che andava prendendo corpo dopo le mille promesse di visita del premier e segretario Matteo Renzi, a tutt’oggi rimaste solo fantasie, e l’iniziale azzeramento dei fondi, poi appunto colmato, tanto nel decreto “Sblocca Italia” quanto nella successiva legge di stabilità.

Di acqua ne è passata sotto i ponti e i fondi sono arrivati, anche se quelli davvero sicuri sono 2,2 miliardi per i prossimi 3 anni, alcuni dei quali dovranno essere anche anticipati per non bloccare la ricostruzione.

Tuttavia, confrontando le dichiarazioni di allora rispetto a quelle di 30 giorni dopo, emerge come mentre per certe questioni si debba giocoforza attendere del tempo, vedi appunto la battaglia sui fondi del 2015, scarsini ma da integrare direttamente il prossimo anno, per altri nodi le soluzioni immediate che erano state sbandierate si sono tutt’altro che trasformate in fatti.

Tanto che, dopo la conferenza stampa di lunedì degli esponenti del Pd Antonio Castricone, deputato, Stefania Pezzopane, senatrice, e Giovanni Lolli, vice presidente della Giunta regionale, in cui si è parlato di “novità positive”, ieri si è scatenato un putiferio che ha spaccato in due la maggioranza aquilana di centrosinistra, con una serie di comunicati stampa a partire dal sindaco, Massimo Cialente, che è addirittura del Pd, e di suoi assessori e consiglieri di altri partiti, Idv e Sel, che hanno fatto carne da macello degli annunci e dell'ottimismo Renzi-style.

D'altronde, dello stallo totale su certi punti è un esempio la sostituzione dei pezzi chiave della governance: il coordinatore della struttura di missione per la ricostruzione della presidenza del Consiglio, Aldo Mancurti, andato in pensione; il responsabile dell’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila, Paolo Aielli, finito alla guida dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato; non certo meno importante il sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione Giovanni Legnini, divenuto vice presidente del Consiglio superiore della magistratura.

A oggi nessuna di queste tre pedine-chiave è stata rimpiazzata, tranne la nomina ad interim alla guida dell’Usra del segretario generale del Comune dell’Aquila, Carlo Pirozzolo, con un placet del governo che non dissipa i dubbi sul potere di firma visto che la figura ad interim non è prevista dalla cosiddetta “legge Barca” che istitutiva quell’ufficio e quel responsabile.

Così come, in alternativa al sottosegretario, visto che il governo Renzi è pieno di caselle e al posto di Legnini è entrata la piacentina Paola De Micheli, nemmeno fin qui si è ottenuta la “cabina di regia” a palazzo Chigi con incarico ufficioso a un politico, segnatamente alla senatrice Pezzopane.

Anche certi annunci del governatore D’Alfonso, sono rimasti lettera morta: su tutti, la promessa di impegno finanziario (100 milioni?) per ricostruire piccoli borghi terremotati ed esportarli come modello, la legge sull’Aquila capoluogo, questa veramente annunciata alla vigilia delle elezioni di maggio.

AbruzzoWeb ha riepilogato le 10 promesse, con alcune specificazioni, del Pd fatte un mese fa e quello che ne è un mese dopo l’annuncio.

1 – 6,2 MILIARDI PER LA RICOSTRUZIONE

Annuncio: Ci sono 6,2 miliardi di euro fino al 2020. Di questa somma, 5,1 miliardi saranno stanziati ex novo, gli altri 1,129 miliardi sono residui. (vari 3 novembre)

Situazione: lo stanziamento è confermato nella finanziaria passata alla Camera e attesa al bis in Senato. Data la programmazione triennale della legge, vanno comunque considerati certi al 100% i soli 2,2 miliardi fino al 2017, gli altri 2,9 miliardi 2018-2020 dovranno essere ribaditi dalle leggi di stabilità successive.

SCARSITA’ DI FONDI PER IL 2015





Annuncio: “Nello stanziamento in finanziaria non viene coperto il fabbisogno annuale, ma qui si interviene con le anticipazioni, che si possono fare, siamo sempre andati avanti così, mi stupiscono quelli che dicono che non si può fare”. (Lolli 7 novembre)

Situazione: il problema, esistente, dovrà essere affrontato nel 2015. Gli esponenti democrat ostentano sicurezza nella possibilità di centrare il risultato e salire, quindi, dai 384 milioni previsti finora tra vecchi e nuovi ai 600 minimi-800 ottimali necessari in base al cronoprogramma.

2 – NUOVA LEGGE SULLA RICOSTRUZIONE PRIVATA

Annuncio: “Il disegno di legge è pronto. Ora cercheremo di ottenere la sede deliberante per accelerare al massimo il suo iter” (Legnini, 27 agosto)

“Il testo definitivo è stato trasmesso alla presidenza del Consiglio” (Legnini 13 settembre)

“La vacanza di Legnini e Aielli non determina certo uno stop alla proposta di legge sulla ricostruzione, sulla quale sto lavorando” (Pezzopane 25 settembre)

Situazione: “In pendenza della legge di stabilità è molto complicato produrre temi ulteriori, ma spero che a gennaio si dia un impulso deciso” (Legnini 28 novembre)

“In fase di legge di stabilità non è praticabile né presentare né discutere leggi di questo valore, quindi 2015”. (Pezzopane 1° dicembre)

ANTICIPAZIONE DI PARTI DELLA NUOVA LEGGE

Annuncio: “In finanziaria e nel Milleproroghe saranno inserite alcune misure urgentissime, che sono parti della legge sulla ricostruzione”. (Pezzopane 3 novembre)

Situazione: Nella legge di stabilità approvata alla Camera non sono passati gli emendamenti, il Milleproroghe seguirà dopo la finanziaria.

“A palazzo Madama riproveremo a presentare le questioni che non sono passate alla Camera. Tre le direzioni: il personale per la ricostruzione, la riorganizzazione della filiera delle macerie, le procedure di trasparenza sulla ricostruzione privata come la white list per le aziende” (Pezzopane 1° dicembre)

3 – SUPERAMENTO 3% DEFICIT/PIL

Annuncio: “Dal governo è arrivato l’ok per la lotta al superamento del rapporto deficit/Pil al 3 per cento per le spese di investimento nella ricostruzione”. (Lolli 3 novembre)

Situazione: “Avendo i 6 miliardi a questo punto abbiamo meno urgenza ma è comunque urgente perché le disgrazie capitano. È una battaglia che dobbiamo continuare anche se non ne abbiamo più bisogno o ne abbiamo bisogno meno di prima. È un fatto morale” (Lolli 7 novembre)

4 – SOTTOSEGRETARIO ABRUZZESE

Annuncio: “Ne abbiamo parlato con Renzi e il sottosegretario Lotti e a loro abbiamo espressamente chiesto un’attenzione particolare alle politiche legate alla ricostruzione dell’Aquila; abbiamo insomma chiesto che a palazzo Chigi ci fosse una postazione per L’Aquila. La risposta è stata positiva e un parlamentare verrà espressamente delegato a seguire la ricostruzione post-terremoto. Con D’Alfonso, il sindaco Cialente e il segretario Paolucci non abbiamo esitato a indicare in Stefania Pezzopane la figura politica che il Governo potrebbe scegliere come proprio referente”. (Lolli 30 settembre)

Situazione: “Occorre una battaglia politica affinché l’Abruzzo abbia un ruolo nel governo così che ci sia anche quell’affetto, quell’amore, quella passione vera di chi il problema della ricostruzione post-sisma lo vive sulla propria pelle”. (Castricone 1° dicembre)





5 – CABINA DI REGIA

Annuncio: “Abbiamo rinnovato la richiesta che sia costituita immediatamente, in seno alla presidenza del Consiglio dei ministri, una cabina di regia e che a dirigerla sia Stefania Pezzopane”. (Lolli 3 novembre)

Situazione: “Al di là di chi la guiderà, speriamo che la cabina di regia possa vedere la luce prima del 2015”. (Pezzopane 1° dicembre)

6 – SOSTITUTI MANCURTI E AIELLI

Annuncio: “Il sottosegretario Del Rio ci ha assicurato che Mancurti sarà sostituto in pochi giorni”. (Pezzopane 3 novembre).

“Abbiamo chiesto al Governo di fare nomi che siano di altissimo livello e di grandissima professionalità” (Cialente 3 novembre)

Situazione: “Ci sono emergenze enormi per la sostituzione di Mancurti e Aielli, seppur ora con la scelta transitoria di Pirozzolo”. (Pezzopane 1° dicembre). Venerdì 5 scadrà il bando emesso dal Comune per la sostituzione di Aielli.

7 – LOTTA CON IL GOVERNO CONTRO UE SU RESTITUZIONE TASSE SOSPESE

Annuncio: “Un governo nazionale ha condiviso la a strategia con le comunità locali con le quali andrà a trattare con l’Ue sulla questione”. (Lolli 3 novembre)

Situazione: “Vogliamo trattare con la nuova commissione che si è insediata in questi giorni e ha già ricevuto la lettera che non è degli aquilani, ma del governo del Paese. Su questa base andremo a discutere” (Lolli 1° dicembre)

8 – VISITA DI RENZI

Annuncio: “Renzi in un messaggio autografo mi ha detto che verrà entro novembre” (D’Alfonso 3 novembre)

Situazione: “Siamo in contatto con Renzi, non è venuto finora all’Aquila perché ha impegni continui a livello internazionale essendo nella fase conclusiva il semestre di presidenza italiana in Europa. Visto che all’Aquila non sarà una visita ‘mordi e fuggi’ come fa in altri posti, ma di lavoro che durerà almeno mezza giornata, allora sarà calendarizzata nei prossimi giorni” (Cialente 29 novembre)

“Non è detto che sia nel 2015, potrebbe essere anche nel 2014”. (Pezzopane 1° dicembre)

9 – ADOZIONE BORGHI ONNA E SAN GREGORIO

Annuncio: possibilità di destinare ai borghi di Onna e San Gregorio 100 milioni per mettere in piedi un modello di ricostruzione che “potremo esibire al mondo”. (D’Alfonso 3 novembre)

Situazione: nessuna altra notizia è stata diffusa su questa ipotesi di spesa.

10 – LEGGE PER L’AQUILA CAPOLUOGO

Annuncio: “Entro il mese di dicembre la Regione Abruzzo si doterà di una legge ad hoc per la città dell’Aquila che conterrà il riconoscimento che L’Aquila è una città capoluogo di Regione”. (D’Alfonso)

Situazione: al momento non risultano calendarizzate proposte di legge in tal senso, si attende comunque la fine del mese.

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