RICOSTRUZIONE: IL RITORNO DI PALAZZO ZUZI LA STORIA RISPLENDE SU VIA DELLE BONE NOVELLE

di Marianna Galeota

26 Maggio 2015 08:10

L'Aquila -

L'AQUILA – L’Aquila ritrova un altro dei tesori più preziosi del suo centro storico e riscopre il settecentesco palazzo Zuzi, in via delle Bone novelle.

Una strada particolarmente cara agli aquilani perché proprio da lì il 2 giugno 1424 arrivò la ‘bona novella’ della fine dell’assedio cittadino di Braccio da Montone, durato circa un anno, che terminò con la battaglia di Bazzano vinta dagli aquilani.

Palazzo Zuzi, distrutto dal terremoto del 1703 e danneggiato da quello del 6 aprile 2009, è stato riscoperto proprio in coincidenza dell’anniversario della liberazione del popolo aquilano dall’assedio.

Ricostruito subito dopo il 1703, il suo impianto è tuttavia databile nella seconda metà del ‘600, nato dalla fusione di altri edifici preesistenti.

L’edificio appartenne alla famiglia Ciucci che dominò l’arte dell’oreficeria aquilana per molti anni e che cambiò il nome in Zuzi prima del 1517.





“Il primo palazzo Zuzi si trovava in piazza Rocca di Corno, ma nel 1635 fu distrutto da un incendio – afferma l’architetto progettista Maurizio Pasqua – Di quel palazzo che la famiglia decise di non ricostruire resta a oggi solo il portale”.

L’edificio venne quindi ricostruito su via Bone novelle intorno al 1670 da Gianfrancesco Zuzi che per edificarlo acquistò una parte degli orti della famiglia Emiliani.

Per la ricostruzione di palazzo Zuzi, vincolato dalla Soprintendenza unica, sono stati stanziati 6,7 milioni di euro.

Dai lavori di ristrutturazione sono tornati alla luce molti tesori nascosti: oltre a una serie di dipinti, anche un soffitto ligneo a cassettoni del ‘500 e una cisterna di grandi dimensione dove veniva convogliata l’acqua piovana.

“Il soffitto ligneo era nascosto dalle voltine in mattoni realizzate successivamente – prosegue l’architetto – Il cassettonato sarà ora interamente restaurato. Fino a oggi abbiamo scoperto un dipinto di una figura incoronata, ma per ora non possiamo dire di più”.

I danni maggiori causati dal terremoto si sono verificati nella parte del palazzo che si trova tra via Bone novelle e via Vetusti.





“In quella zona l’ultimo piano è crollato – spiega l’architetto – Anche sul piano sottostante ci sono stati moltissimi crolli. Tra gli interventi di consolidamento strutturale abbiamo cercato di restituire una muratura piena, soprattutto nella parte dove insistono una serie di ambienti voltati che sono stati chiusi per garantire continuità strutturale”.

I lavori a palazzo Zuzi si concluderanno il 14 settembre e sono durati tre anni.

“Si tratta di uno dei primissimi cantieri partiti in centro storico -aggiunge Pasqua – Sono 14 le unità immobiliari dell’aggregato e molte famiglie a fine estate potranno rientrare nelle loro case”.

All’interno del palazzo, dopo il terremoto del 2009, è stata trovata anche  la targa che nel 1924 venne posta nella parte alta di via delle Bone Novelle a ricordo della battaglia di Bazzano.

La targa è stata recuperata da Cesare Ianni, portavoce del gruppo Civico Jemo 'Nnanzi che, date le condizioni non recuperabili dell’originale, ne ha commissionato una copia donandola alla municipalità.

La copia in tutto identica all'originale sarà esposta il 30 maggio al parco del Castello dove si inaugurerà il campo medievale che rientra nella 4 giorni di celebrazioni della liberazione della città. 

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