RICOSTRUZIONE FUORI CRATERE: MAI ARRIVATI I FONDI PROMESSI PER GLI UTR, PRATICHE DI NUOVO AL PALO

di Marco Signori

26 Maggio 2017 10:47

L'Aquila -

CUGNOLI – Non sono mai arrivati i fondi promessi oramai due mesi fa dal Governo per coprire i costi delle 24 unità di personale impegnate negli Uffici territoriali (Utr) che istruiscono le pratiche di ricostruzione post-terremoto dei comuni fuori dal cratere del 2009.

Il Comune di Cugnoli (Pescara) ha diffuso la foto dell'ufficio inesorabilmente vuoto, dove giacciono interi faldoni di pratiche che nessuno lavorerà: secondo una stima lo stallo riguarda 680 milioni di euro di lavori per 3.800 immobili danneggiati.





“Mesi di rassicurazioni e di continui 'non vi preoccupate' da parte degli enti sovraordinati sono rimaste solamente delle parole sterili prive di concretezza – sbotta il sindaco Lanfranco Chiola – Infatti ad oggi non c’è stato alcun trasferimento di risorse dagli organi competenti per la retribuzione dei professionisti che si occupano ogni giorno delle attività tecnica-amministrative delle pratiche di richiesta di contributo per gli immobili danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009 per tutti i 75 Comuni fuori cratere delle province di Pescara, Chieti, Teramo e L’Aquila convenzionati con gli uffici”. 

“I professionisti negli ultimi 8 mesi non hanno percepito alcun compenso e i Comuni capofila stanno cercando di tamponare con le proprie forze questa situazione spiacevole che non è ulteriormente sostenibile poiché si sta creando non poca rigidità agli equilibri di bilancio, condizionando tutte le attività comunali”, spiega Chiola, che nel suo Comune è riuscito a rinnovare i contratti a cinque delle 11 persone che erano impiegate.

“È il minimo sindacali, il massimo che ci possiamo permettere, li stiamo pagando noi pur di non chiudere l'ufficio”, dice.





“Tutto questo – aggiunge – per cercare di tutelare gli interessi e le esigenze di migliaia di cittadini sconfortati e preoccupati per il proprio futuro che hanno dovuto abbandonare la propria casa, dichiarata inagibile, da più di otto anni e che non sanno quando e se potranno rientrare nelle proprie abitazioni, sostituendoci a chi di competenza che non sta dando alcuna risposta”.

Il 20 marzo scorso, i sindaci coordinatori dei comuni fuori cratere, Chiola, Rodolfo Marganelli di Goriano Sicoli (L'Aquila), Paolo Federico di Navelli (L'Aquila), Luciano Mucciante di Castel del Monte (L'Aquila) e Mauro Di Ciccio di Rocca di Mezzo (L'Aquila), al termine di una riunione nella sede dell'Ufficio speciale (Usrc) di Fossa decisero di sospendere quelle “azioni eclatanti” che avevano annunciato nei giorni precedenti, perché dichiararono di aver ricevuto garanzie da Roma.

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