L'OTTAVA ISTANZA AMMINISTRATIVA E' DELL'ESCLUSA SAC MA IANNINI NON FIRMA

RICOSTRUZIONE EMICICLO: ANCORA BEGHE, RICORSO AL TAR CONTRO L’ASSEGNAZIONE

17 Dicembre 2014 08:28

L'Aquila -

L’AQUILA – Si allungano i tempi per la ricostruzione post-sisma del 6 aprile 2009 di palazzo dell’Emiciclo e l’ottavo ricorso contro l’aggiudicazione dei lavori da quasi 14 milioni di euro si aggiunge al pallottoliere di quelli già tentati in precedenza.

Una sorpresa, questa nuova istanza al Tar, perché l’aggiudicazione a Rosa Edilizia Srl sembrava ormai definitiva e non più a rischio. Invece bisognerà nuovamente vedersela con i giudici amministrativi, ai quali si è rivolta la seconda classificata, l’associazione temporanea d’impresa (Ati) composta dalla romana Società appalti e costruzioni (Sac) e dall’aquilana Iannini costruzioni Srl, che inizialmente aveva vinto la tormentata gara.

Gli stessi giudici che l’estate scorsa avevano già riammesso 3 delle 7 imprese partecipanti inizialmente escluse.

Tutto questo bailamme non ha influenzato il Consiglio regionale che domani presenterà il progetto di ricostruzione, che si annuncia innovativo, curato dai progettisti Lucio Zazzara e Riccardo Vetturini, che lo spiegheranno nell'evento nella sala Benedetto Croce (piano -2) dello stesso edificio.

Assegnato in principio all'Ati Sac-Iannini, l’appalto è poi stato passato alla seconda classificata, appunto Rosa, con un percorso indolore: è bastato che quest’ultima azienda inoltrasse un “invito in autotutela e preavviso di ricorso” alla commissione di gara, chiedendo una nuova valutazione dell’offerta e dei criteri con cui si era stilata la graduatoria.





Controlli che hanno premiato l’istanza, con la Ati Sac-Iannini superata di un soffio e che, in virtù di questo verdetto matematico, da quanto si era appreso, avrebbe rinunciato a fare ricorso accettando pacificamente la sconfitta. E invece no.

Ricorso alla fine c’è stato, anche se firmato dalla sola Sac e non dalla ditta dell’imprenditore del capoluogo Eliseo Iannini. Quest'ultimo, evidentemente, non se l'è sentita di mettersi contro un collega dello stesso territorio a cui aveva fatto i complimenti dopo l'aggiudicazione dell'importante commessa.

Da quanto si apprende, il dietrofront che ha spinto a contrastare la decisione della commissione di gara sarebbe stato voluto dai progettisti. In particolare, il referente Rocchi avrebbe fatto pressione per ricorrere, evidentemente pensando di avere ragione.

Nel documento recapitato al Tar, infatti, i rilievi non riguarderebbero il precedente cambio di verdetto in favore di Rosa, che è stato accettato, ma si parlerebbe di mancanza di qualificazione Soa della vincitrice aquilana.

Le società organismi di attestazione (appunto Soa) certificano per conto dello Stato le imprese che hanno le carte in regola per partecipare agli appalti pubblici in base alle norme vigenti: in assenza di certificato, non si può puntare a realizzare alcuna opera pubblica.





In più, il ricorso entra anche nel merito della valutazione del progetto. Ancora, nel ricorso al Tar si denuncia anche il fatto che il responsabile unico del procedimento, Maurizio Blair, non avrebbe messo la Ati in condizione di accedere agli atti.

Un’accusa che ha provocato polemiche e non è escluso che ci sia una contro-denuncia alla procura della Repubblica da parte del funzionario, geometra del Consiglio regionale.

L’importo complessivo dei lavori è stato stimato in 13,8 milioni di euro, suddivisi in 10,6 per l’ammodernamento e i lavori sull’immobile e 813 mila euro per la progettazione esecutiva.

Dopo un ricorso al Tar andato a buon fine, a marzo sono state riammesse 3 delle 7 ditte, su un totale di 13, escluse a marzo dalla commissione di gara per mancanza di adeguati requisiti tecnici e formali.

La classifica vede al primo posto Rosa Edilizia con 85,9 punti tra ribasso, riduzione del tempo e offerta tecnica. A seguire la Ati Sac-Iannini, 85,6, la Ati I Platani, 81,4, Maltauro costruzioni, 66,3, Italiana costruzioni, 58,6, la Coveco spa, 45,6, il Consorzio C.s.e.e., 35,6, la Iciet Egeenering 32,8, e infine la Ati Samoa restauri, 32,1. (b.s.)

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