RICOSTRUZIONE: CIALENTE ALLARME ROSSO, ”DIFFICILE FINIRLA NEL 2017”

26 Marzo 2015 17:27

L'Aquila -

L’AQUILA – “Procede a rilento” la ricostruzione dell’Aquila post-sisma del 6 aprile 2009 e l’obiettivo, sulla carta, di completarla nel 2017 “è lontano”.

Come spiega il sindaco, Massimo Cialente, “siamo all’80% dei quartieri nuovi, dentro le mura al 10%, nella ‘Zona A’ sì e no al 3%, e nelle frazioni siamo a zero”.





Nel frattempo, aggiunge, “abbiamo speso o sono stati stanziati 4 miliardi, tra la fase iniziali e le ultime tranche: necessitiamo di altri 3 miliardi e mezzo”.

Il sindaco torna a proporre “l’impegno della Cassa depositi e prestiti” e “interventi fuori dal patto di stabilità”.

“L’obiettivo temporale per la ricostruzione del centro storico e delle frazioni è il 2017. – ricorda Cialente – Sarebbe anche a portata di mano, ora abbiamo le risorse economiche, ma mancano geometri, architetti e personale amministrativo”.





Parlando a margine della consegna al Campidoglio, a Roma, delle borse di studio dedicato agli studenti vittime del terremoto del 6 aprile 2009, il sindaco evidenzia “una sottovalutazione del personale necessario. Al governo non chiediamo assunzioni, per sgombrare il campo da manie clientelari, ma di spostare gli impiegati da altri uffici”.

Parlando della prevenzione, Cialente ha risposto al capo dipartimento ed ex prefetto del capoluogo Franco Gabrielli, che ha affermato che “vanno attuati i piani di protezione civile, molti Comuni non hanno uno straccio di piano, o non è adeguato, e la cittadinanza non è informata. Abbiamo comunità poco consapevoli e quindi poco esigenti”.

Cialente osserva che “si continua a dire che servono i piani di protezione civile, ma i terremoti non si possono prevedere. Si può fare solo un programma di prevenzione antisismica mettendo in sicurezza il Paese, con interventi anche radicali sulle città, soprattutto sugli edifici del anni ‘50-’60 – conclude – C’è l’obbligo di fare il tagliando all’auto, ma non sappiamo niente sulle case dove abitiamo”.

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