L'AQUILA – Oltre a essere il cantiere più grande d'Europa, L'Aquila è un laboratorio mondiale della tecnologia antisismica; ed in più porta con sè l'idea di poter diventare anche un percorso formativo dedicato a tutti, e in particolare ad un turismo tecnico, per mettere in mostra la rinascita della città.
Insomma, l'idea è di rendere pubblica la ricostruzione dell'Aquila 'aprendo' i cantieri.
Questo lo spirito di 'Officina L'Aquila – incontri internazionali', la manifestazione che a fine maggio dal 24 al 26 porterà nella città abruzzese una rassegna di restauro e riqualificazione urbana, promossa e organizzata da Ance Abruzzo (insieme con Ance L'Aquila, Chieti, Pescara, Teramo) e Carsa srl e presentata oggi a Roma; e che soprattutto permetterà di visitare il 'cuore' della ricostruzione aquilana.
Si tratta di un ''processo – osserva Enrico Ricci, presidente di Ance Abruzzo – che è un laboratorio mondiale di antisismica, dove si stanno utilizzando le più moderne tecniche applicate anche su edifici di pregio storico e architettonico''.
Vedere per credere, insomma: ''ci saranno visite guidate sui cantieri più rappresentativi e simbolici – prosegue Ricci – grazie all'istituzione del Fondo etico si contribuirà alla realizzazione di opere utili alle popolazioni residenti nei centri danneggiati; ad oggi il Fondo ha una dotazione di 105 mila euro, l'obiettivi è di raggiungere 500 mila euro''.
''L'Aquila oggi è un cantiere di recupero architettonico e urbano di valenza internazionale – spiega Roberto Di Vincenzo, presidente di Carsa – qui, si sperimentano combinazioni del restauro, del recupero, dell'antisismica e dell'efficienza energetica. Bellezza e qualità di quanto si sta facendo si possono ora toccare con mano con i 'cantieri aperti''.
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