RICOSTRUZIONE: BLITZ DI RENZI A L’AQUILA ”DELRIO SICURO, IL PREMIER E’ PROBABILE”

di Alberto Orsini

24 Agosto 2015 13:26

L'Aquila -

L’AQUILA – Come un fulmine a ciel sereno, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sembra pronto a piombare all’Aquila domani, martedì 25, concretizzando una visita attesa praticamente dal suo insediamento nel febbraio 2014, più volte annunciata e rimandata, anche con forte imbarazzo della politica locale, fino al totale silenzio, tanto da cadere ormai nel dimenticatoio.

E proprio in virtù di questa dinamica alquanto singolare da “Al lupo, al lupo!”, che ha portato a dire prima sì e poi a fare marcia indietro quasi tutti i pezzi da 90 delle istituzioni e del Partito democratico che a oggi governa l’intera filiera istituzionale, in pochi credono che la visita del premier stavolta possa concretizzarsi davvero, per di più con un solo giorno di preavviso.

Ma fonti vicine al vertice dell’amministrazione comunale confermano ad AbruzzoWeb che domani sarà sicuramente in città il ministro per le Infrastrutture ed ex sottosegretario di palazzo Chigi Graziano Delrio mentre, sebbene non si possa definire “sicura” la visita del premier, il blitz aquilano di Renzi stavolta appare davvero molto probabile.

Addirittura, da quanto appreso da questo giornale, sono in corso trattative con il cerimoniale della presidenza del Consiglio per stabilire come, sempre eventualmente, organizzare e gestire l'avvenimento.





Come riportato dal quotidiano Il Messaggero, l’occasione appare essere il viaggio di ritorno del primo ministro dal meeting di Comunione e liberazione che vedrà la sua presenza domani a Rimini per una tavola rotonda alle ore 13.

Dalla A14 L’Aquila è assolutamente di strada per tornare a Roma e potrebbe così approfittarne per togliersi il “dente” in condizioni abbastanza favorevoli, anche alla luce dello stanziamento di almeno 2,2 miliardi di euro ex novo per la ricostruzione, più altri 2,9 che andranno confermati, e dell’approvazione nel decreto “Enti territoriali” di nuove regole sui lavori privati, con qualche modifica in sede di conversione in legge che per fortuna ha evitato che le novità facessero più male che bene.

Scettico sulla vicenda il sindaco, Massimo Cialente, che ieri sera nell'ambito dell'inaugurazione della 721ª Perdonanza Celestiniana ha gettato acqua sul fuoco, mostrandosi pessimista.

Sul tavolo, con o senza Renzi, ci saranno ancora i fondi da sbloccare al più presto per il tredicesimo elenco di lavori e, soprattutto in questo periodo, la battaglia per evitare la restituzione delle tasse sospese imposta dall’Unione europea che vuole annullare l’abbattimento e dilazione previsti da una legge dello Stato.

GLI ANNUNCI

Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, è uno di quelli che la visita l’ha annunciata, salvo poi pentirsene.





Ma l’imbarazzo coinvolge anche altri esponenti dem, in testa la senatrice Stefania Pezzopane, ugualmente autrice di ipotesi rivelatesi poi infondate e oggi passata a un atteggiamento di prudenza e distacco sulla visita di Renzi.

Lei e Cialente, assieme al vice presidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, hanno annunciato anche in una conferenza stampa l’arrivo di Renzi, saltato anche quella volta.

Lolli ha anche fatto discutere per avere sostanzialmente detto che se Renzi deve venire a prendersi insulti, come capitato al sottosegretario Paola De Micheli per una sua fuga dalla seduta del Consiglio comunale di cui era ospite, allora non verrà.

Ma chissà che ora non sia davvero il momento buono.

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