L'AQUILA – Al 31 marzo 2016 sono stati emessi dal comune di L'Aquila 1.333 badge, cioè i tesserini identificativi geolocalizzabili per gli addetti delle aziende impegnate nella ricostruzione: di questi 1.006 sono lavoratori italiani (75,47%) e 327 sono stranieri (24,53%).
Stando al report del primo febbraio scorso erano solo 54 le ditte che avevano fatto richiesta del tesserino per un totale di 420 badge rilasciati dal comune. “I dati dimostrano che si è registrato un positivo e corposo incremento delle richieste” spiega l'assessore comunale alla Ricostruzione Pietro Di Stefano. I dati sono stati inviati in Prefettura.
“Il report evidenzia anche una suddivisione per regioni di provenienza dei lavoratori italiani e una suddivisione per nazionalità di provenienza di quelli di altra origine. Questi dati, insieme ad altri, quali ditta di appartenenza e cantieri attivi, ci permettono di monitorare i flussi di manodopera impiegata nel Comune di L'Aquila e sono riferiti sia alle ditte principali sia a quelle subappaltatrici, oltre che ai fornitori di cantiere – continua Di Stefano per il quale “questa attività di screening, unico esempio in Italia in queste proporzioni è tesa a mantenere alto il livello di sicurezza nei cantieri, a prevenire e sconfiggere il lavoro nero e lo sfruttamento che ne deriva e a far sì che L'Aquila si attesti a livello nazionale come esempio di ricostruzione virtuosa”.
“Invito pertanto tutte le ditte operanti nel nostro territorio a dotarsi dei badge per i propri addetti perché questa attività segni una nota di progresso e civiltà nella nostra ricostruzione” conclude l'assessore.
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