RICOSTRUZIONE: ARCHITETTI, ”SCUOLE, CONTENUTI E NON SOLO CONTENITORI”

4 Aprile 2019 10:31

Teramo -

TERAMO – “Nel processo di riscostruzione post sisma l'argomento edilizia scolastica è uno dei temi 'caldi', il cui interesse, però, non corrisponde ancora ad un concreto recupero di quegli edifici che il terremoto ha danneggiato e/o hanno evidenziato criticità, sia strutturali che funzionali”.

Lo afferma in una nota l'Ordine degli Architetti della provincia di Termamo che, “unitamente agli altri Ordini e Collegi delle professioni tecniche e a diverse associazioni, ha promosso iniziative e tavoli di lavoro per la pianificazione e la ricostruzione delle strutture educative del nostro territorio”.





Le “Linee Guida per un Dialogo tra Pedagogia e Architettura per la ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal sisma e la costruzione di nuovi poli”, redatte dal tavolo “La scuola che vorrei”, coordinato dall'associazione Teramo Children, sono uno dei prodotti del lavoro di questi mesi, come anche i “laboratori di azione civica e di ricostruzione urbana partecipata”, promossi da CittadinanzAttiva, che ci vedono coinvolti in una esperienza di pianificazione di una importante parte del territorio comunale.

“Di lavoro, certo, ce n'è, ma l'Ordine non si ferma al solo tema della ricostruzione fisica del sistema scolastico locale e provinciale – prosegue la nota – . Su iniziativa del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, con la Fondazione REGGIO Children – Centro Loris Malaguzzi, l'Ordine di Teramo è parte attiva del progetto “Abitare il Paese – la cultura della domanda – i bambini e i ragazzi per un progetto di futuro”, che vede architetti e studenti dell'Istituto Moretti di Roseto degli Abruzzi coinvolti in una esperienza di progettazione reale di spazi urbani che interessa, a livello nazionale, oltre 3000 bambini e ragazzi tra i 3 e i 18 anni di 70 scuole distribuite su 35 province italiane e 15 regioni”.

“I ragazzi e le ragazze del Moretti, seguiti e guidati dai nostri architetti, stato elaboranto proposte progettuali che, al termine dell’anno scolastico, saranno presentate in un evento conclusivo a livello nazionale e in una mostra itinerante mirata a descrivere come deve essere, dal punto di vista dei bambini e dei ragazzi, la città del futuro”.





“A livello locale, inoltre, l'Ordine è impegnato in esperienze scuola-lavoro con il liceo artistico 'G.Montauti' di Teramo, dove componenti del Consiglio hanno tenuto lezioni sul recupero e la tutela dei beni culturali e paesaggistici e laboratori per la conoscenza del nostro territorio. Anche in questo caso i ragazzi sono stati i protagonisti, sviluppando una nuova visione del loro futuro, umano e professionale”.

“Non solo attenzione ai contenitori – le scuole – quindi, sicuramente indispensabili per la sicurezza dei nostri figli e per aumentare l'efficienza e l'efficacia dei processi educativi e pedagogici, ma anche ai contenuti, dando un contributo fattivo alla formazionei di quelli che saranno i cittadini, e i professionisti, del futuro”, conclude l'Ordine degli architetti.

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