RICOSTRUZIONE 2009: SINDACI SU BARRICATE CONTRO ABOLIZIONE UTR, ”PRONTI A TUTTO”

di Marco Signori

16 Novembre 2017 19:06

L'Aquila -

FOSSA – “Il tavolo di coordinamento delle aree omogenee è allibito e sconcertato da quanto previsto dall’emendamento presentato dal governo interamente sostitutivo del ddl n. 2942, di conversione in legge del decreto in materia finanziaria e per esigenze indifferibili che è stato approvato oggi dal Senato con il voto di fiducia”.

Così in una nota i sindaci del cratere sismico del 2009 sulla decisione del governo di cancellare gli 8 Uffici territoriali della ricostruzione (Utr), costituiti nel 2012 per istruire le pratiche post-terremoto a Barete, Montorio al Vomano, Castel del Monte, Bussi sul Tirino, Caporciano, Goriano Sicoli, Barisciano e Rocca di Mezzo.

E secondo quanto appreso da AbruzzoWeb già domani gli amministratori, che si si dichiarano pronti “a qualsiasi tipo di protesta”, potrebbero presentarsi all'Auditorium del parco per chiedere conto della scelta, arrivata come un fulmine a ciel sereno, al commissario alla Ricostruzione Paola De Micheli, il cui intervento è previsto ad un incontro nell'ambito della manifestazione “Officina L'Aquila”.





“Il futuro della ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 è gravemente e seriamente compromesso”, dicono i sindaci all'esito di una riunione convocata oggi pomeriggio nella sede dell'Ufficio speciale (Usrc) di Fossa (L'Aquila) alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i due coordinatori, Francesco Di Paolo, sindaco di Barisciano, e Sandro Ciacchi, ex sindaco di Goriano Sicoli.

“I sindaci dei Comuni interessati, che da anni si stanno impegnando e stanno combattendo per la ricostruzione e la rinascita del territorio abruzzese, non sono stati minimamente coinvolti e lo stesso trattamento è stato riservato al Tavolo di coordinamento delle aree omogenee che non è stato ascoltato e informato”, continuano nella nota.

“La decisione è calata dall’alto senza alcuna condivisione”, ribadiscono, spiegando che “sono stati completamente privati della loro funzione innata che è quella di rappresentare i territori che hanno l’onore e l’onere di amministrare secondo il mandato conferito loro dai cittadini”.

“Tutte le competenze degli Uffici territoriali per la ricostruzione sono stati trasferiti ad una sola struttura creando un accentramento di potere e funzioni in capo ad un solo soggetto. Il rischio temuto da tutti i sindaci è il blocco totale della ricostruzione post-sisma: blocco della ricostruzione privata, della ricostruzione pubblica, dei sottoservizi, dei Piani di sviluppo, dei Piani strategici condivisi nelle diverse aree omogenee”.





Il Tavolo di coordinamento riunitosi oggi a Fossa “chiede con una sola voce l’immediato stralcio del comma del suddetto emendamento che colpisce la ricostruzione ed un contestuale incontro con il commissario alla ricostruzione on. Paola De Micheli”.

“I paesi devono essere ricostruiti da chi conosce veramente il territorio, rappresentando e manifestando nelle sedi competenti le prerogative e le esigenze dei cittadini con i quali ci si confronta quotidianamente”, conclude la nota.

Il provvedimento contestato trasferisce tutte le competenze all'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere (Usrc) a partire dal primo maggio 2018, nel quale confluisce anche il personale oggi dislocato negli Utr. Sarà il titolare dell'ufficio, Paolo Esposito, a provvedere alla sistemazione logistica. Mentre i dipendenti assunti a tempo determinato dai Comuni resteranno in servizio presso i rispettivi enti fino alla scadenza dei propri contratti. Lo stesso Usrc potrà tuttavia stipulare convenzioni coi Comuni per aprire sportelli decentrati nelle sedi degli Utr soppressi

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