RICOSTRUZIONE 2009: LAVORI MAI FATTI PER AVERE PIU’ FONDI, 2 A PROCESSO

11 Agosto 2017 09:31

L'Aquila -

L'AQUILA – Avrebbero dichiarato lavorazioni mai fatte o eseguite in maniera difforme a quanto attestato nell'ambito della ricostruzione post-terremoto, inducendo in errore il Comune dell'Aquila al punto che l'ente ha erogato circa 190mila euro in modo indebito.

Per questo due aquilani sono stati rinviati a giudizio.





Si tratta del direttore dei lavori, Sandro Maloni, e della titolare di una ditta di costruzioni, Giuseppina Verrelli, accusati di truffa ai danni dello Stato e falso.

L'edificio in questione si trova in viale Corrado IV.

La Procura della Repubblica, racconta Il Centro, aveva chiesto il rinvio a giudizio anche del committente dei lavori per le parti comuni del palazzo, Valter Frasca, che è stato però scagionato nel corso del procedimento.





Il reato sarebbe stato accertato nel maggio del 2013 quando ci fu un sopralluogo dei tecnici comunali. Alcuni mesi dopo ci fu anche la revoca del contributo, ma limitatamente alla cifra ritenuta in eccesso.

Frasca è stato assistito dall'avvocato Gian Luca Totani, il costruttore e il tecnico dagli avvocati Attilio Cecchini e Vincenzo Calderoni, che già in udienza preliminare hanno sostenuto che tutta l'inchiesta poggia solo su una denuncia ma, soprattutto, su un accesso nel cantiere ormai concluso da parte dei tecnici comunali. Un accesso fatto in piena autonomia e senza contraddittorio.

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