RETRIBUZIONE DI ANZIANITA’: IN ALCUNE CAUSE LA REGIONE NON HA FATTO OPPOSIZIONE!

1 Agosto 2014 13:09

Regione -

L’AQUILA – La Regione Abruzzo non si è costituita in opposizione in alcune cause contro i suoi dipendenti in relazione alla Ria (retribuzione individuale di anzianità), l’indennità aggiuntiva allo stipendio riservata al personale della Regione Abruzzo, concessa con una legge che allineava l’ammontare di tutti i dipendenti regionali alla soglia più alta raggiunta da quelli provenienti da altre amministrazioni che l’avevano maturata.

Legge che ora è stata bocciata e, di conseguenza, abrogata dalla Corte costituzionale, annullando gli aumenti e mettendo la Regione nelle condizioni di richiedere indietro i soldi a chi li ha già percepiti o sta per farlo.





Questo il nuovo colpo di scena che emerge da quanto appreso da AbruzzoWeb: tra le varie cause che hanno visto riconosciuta l’indennità ai lavoratori, ce ne sarebbero alcune in cui l’amministrazione non avrebbe fatto opposizione, lasciando scorrere liscia la trafila giudiziaria senza colpo ferire.

Un’inerzia che avrebbe comportato la conseguenza che la sentenza sia passata in giudicato, con le possibilità di riavere indietro i soldi alla luce del verdetto favorevole della Consulta, ridotte al lumicino perché la causa è andata troppo avanti.

Tra i motivi che avrebbero portato a tenere questa condotta, il fatto che in quel momento storico si stavano perdendo tutti i ricorsi. Sempre da quanto appreso, in alcuni casi il no è stato cosciente, in altri frutto di disguidi tra uffici.





La diffusione della notizia ha innervosito molto gli ambienti legali regionali, in particolare da parte del direttore dell’Avvocatura regionale, Carlo Massacesi, che ha rivendicato la bocciatura come un grande successo e conseguenza del grande lavoro e poi ha troncato bruscamente la comunicazione, giudicando una “non-notizia” la mancata costituzione in giudizio in alcuni casi.

Un caso spinoso che, tra l’altro, sempre da quanto si apprende, ora potrebbe sorvolare a livello legale l’Avvocatura regionale, che fino a oggi ha curato tutti i procedimenti, per approdare direttamente all’Avvocatura dello Stato.

In ogni caso si sta approfondendo ogni tipo di iniziativa per riscuotere i soldi anche nei casi più spinosi e all’apparenza inattaccabili, con la consapevolezza che la revoca di un giudizio civile nell’ordinamento italiano non viene contemplata facilmente. (alb.or.)

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