RESIDENZA ANZIANI TRA LE FABBRICHE DELLA MARSICA: AIMOLA, ”E’ TUTTO REGOLARE”

di Filippo Tronca

22 Gennaio 2018 06:30

Regione - Cronaca

AVEZZANO – “A Felicia Mazzocchi che cosa dovrei rispondere? La Residenza dei Marsi San Bartolomeo di Avezzano ha regolari autorizzazioni da parte di tutti gli organi competenti e diamo lavoro a 40 persone. Carta canta!”.

Questa la secca replica di Umberto Aimola, ex presidente del Consiglio regionale del Partito democratico della sinistra (Pds) e oggi presidente della società Solidale srl, che ha realizzato i lavori di ristrutturazione dell’ex albergo nell’area industriale di Avezzano. La struttura ospita da agosto una casa di riposo e una casa famiglia per circa 100 posti letto, su 120 disponibili, gestita dalla cooperativa San Rocco, e altre attività.

Il problema è che, come sostiene da tempo la Mazzocchi, prima consigliere provinciale del Nuovo centro destra e oggi assessore comunale al Bilancio, questa struttura non avrebbe potuto essere autorizzata in quanto a vocazione socio-sanitaria nonché aperta in un nucleo industriale: “Un'ipotesi non prevista dalle norme urbanistiche, che regolano i cambi di destinazione d’uso, né da quelle che disciplinano le attività compatibili in aree a vocazione industriale”. Per tale ragione, la Mazzocchi ha chiesto agli uffici competenti della Regione di occuparsi del caso.

La vicenda è anche oggetto di inchieste giudiziarie da parte della procura della Repubblica marsicana, tuttora in corso, attivate, da quanto si apprende, da esposti di imprenditori del settore socio-sanitario concorrenti, e dove non si contesta tanto la localizzazione urbanistica, bensì la stessa legittimità dell'esercizio sotto il profilo sanitario, che riguarda i non autosufficienti.

Nella Residenza San Bartolomeo dovevano essere ospitati anche studi medici, ma in questo caso ci sarebbero problemi di autorizzazione da parte della Asl.





Ad AbruzzoWeb, Aimola tuttavia contesta punto su punto queste criticità evidenziate, ritenute “pretestuose e dal sapore elettoralistico”.

“Evidentemente, la Mazzocchi torna alla carica nei periodi elettorali ma ripeto, noi abbiamo avuto tutte le autorizzazioni, dalla Asl, dal Comune e da tutti gli organi competenti – assicura – Ci siamo potuti insediare in un comparto dell’area industriale dove da anni c’era un palaghiaccio, e multisala, in virtù di una norma approvata dal Consorzio industriale. Sarebbe stata, del resto, una follia investire 1,5 milioni di euro per ristrutturare l’ex hotel e poi creare un fiore all’occhiello a livello abruzzese nell’ambito del settore socio-sanitario, senza tutte le carte perfettamente in regola”.

Destituite di fondamento, quindi, secondo Aimola, anche le accuse relative all’autorizzazione per ospitare i non autosufficienti, oggetto degli esposti.

“Di queste iniziative giudiziarie, che lasciano il tempo che trovano, ho avuto notizia dai giornali, e non so che esito abbiamo avuto, tenuto conto che c’è il segreto istruttorio – premette – Ma siamo anche qui assolutamente tranquilli: la legge ci consente di ospitare nella Residenza dei Marsi sia le 10 persone autosufficienti sia le 90 con elevato grado di non autosufficienza”.

Per quanto riguarda gli studi medici, Aimola tiene poi a precisare che “la Residenza dei Marsi funziona come un condominio, che ospita varie attività e altre ne ospiterà, ovviamente con una reciproca compatibilità. È vero: c’è un soggetto privato che ci ha chiesto di aprire uno studio medico, pagando regolare affitto – conferma – Se abbia avuto o meno autorizzazioni per poterlo fare, non è cosa che ci riguarda direttamente. Quando e se le avrà, potremo procedere nel mettere a disposizione gli spazi”.





La vicenda della Residenza dei Marsi si è meritata la ribalta delle cronache anche per la presunta vicinanza al Partito democratico dei promotori e dei sostenitori politici, a cominciare dal Comune di centrosinistra di Giovanni Di Pangrazio.

Il presidente Aimola, come detto è ex Pds, ai tempi del presidente della Regione Antonio Falconio, e poi è stato vice presidente della Provincia di Chieti. Il vice presidente di Solidale è l’imprenditore Vincenzo Fracassi, marito di Annamaria Bacchetta, candidata non eletta del Pd alle ultime elezioni regionali del 2014, e anche lei socia di Solidale.

E proprio alla Residenza dei Marsi San Bartolomeo si è riunita, all’indomani delle elezioni amministrative del giugno 2017, l'assemblea provinciale del Pd per analizzare il voto e le sconfitte all'Aquila e Avezzano.

“Questo mi pare essere un argomento a dir poco pretestuoso – commenta Aimola – Certo, la mia storia politica è nota a tutti, ma non ho in tasca la tessera del Pd, oggi sono semplicemente un imprenditore che da Pescara, dove vivo, ha deciso di venire a investire nella Marsica”.

“È vero, abbiamo ospitato anche un’iniziativa politica del Pd, che ha pagato regolare affitto per l’utilizzo della nostra sala conferenze – dice poi – Stessa richiesta ci ha fatto il Movimento 5 stelle, addirittura per incontri settimanali. E dico di più, qui è venuto anche l’assessore Mazzocchi, assieme al nuovo sindaco Gabriele De Angelis, in occasione di un’iniziativa della Confederazione nazionale artigianato”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web