RENZI ALL’AQUILA: CENTROSINISTRA ESULTA, FI ”VISITA DI FACCIATA”

26 Agosto 2015 09:06

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – La visita lampo del premier Matteo Renzi, ieri pomeriggio all'Aquila con tanto di contestazioni e feriti, ha sollevato reazioni contrastanti nel mondo politico e sindacale. 

Soddisfatto il centro sinistra per le rassicurazioni di Renzi che si è impegnato a risolvere la spinosa questione delle agevolazioni fiscali post sisma richieste dalla Unione europea agli imprenditori, e che ha ribadito di avere come priorità la partenza dei cantieri, con la certezza dei fondi.

Scettico il centro destra che parla di “visita di facciata” e che auspica ora di un'azione forte da parte del governo nei confronti di Bruxelles. 

Lapidari i sindacati ''non ti vogliamo all'Aquila, il governo non ha fatto nulla per la ricostruzione della città”.  

PEZZOPANE: ''RICOSTRUZIONE NELL'AGENDA DI GOVERNO''

“Abbiamo chiesto a Matteo Renzi di mantenere alta l’attenzione su L’Aquila e il cratere, proseguendo il percorso già avviato con i 6 miliardi stanziati dalla Legge di Stabilità, i provvedimenti adottati con il decreto Enti territoriali, lo stanziamento del 4% delle risorse per la ricostruzione da destinare alle attività produttive, le proroghe del personale precario legato alla ricostruzione”.

Lo afferma la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.

“Il governo ha stanziato risorse importanti per la ricostruzione. Ci sono tuttavia ancora dei passaggi da compiere e nodi da sciogliere, come la restituzione delle tasse per le imprese del territorio e norme più stringenti per la trasparenza. Insisterò sulla white list e sulle mini gare. 
La visita del premier oggi ci conferma che L’Aquila e il cratere sono nell’agenda politica del governo”.

“Quanto alle proteste, che hanno impedito a Renzi di visitare il centro storico- prosegue la senatrice – sono l’espressione di chi cercava solo visibilità, infischiandosene dell’Aquila e della ricostruzione”. 

D'ALFONSO: ''INIZI FASE 3 DEL CENTRO STORICO''

“Tenevamo molto a questo livello di confronto per scrivere insieme l'agenda delle priorità. L'Aquila dispone di 6 miliardi di euro ed ogni anno abbiamo cantieri che producono da 950 a 970 milioni di euro per lavori di ricostruzione. Siete stati bravissimi a fare in modo che tutta la periferia diventasse un'opera da inaugurare. Adesso comincia la fase 3, quella del centro storico per la quale ci sono le risorse: ci aspettiamo dal Governo precisazioni procedurali come la legge organica, con la quale il cantiere, in questa fase delicatissima, conosca semplificazioni e facilitazioni senza rinunciare al rigore di cui la città ha dato grande prova”. 

Così il Presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi in visita all'Aquila.

“Dobbiamo fare in modo ora ha proseguito D'Alfonso – che non ci sia interruzione per la produttività dei cantieri. Si sta facendo un ottimo lavoro con il Governo e tutta la pattuglia dei Parlamentari abruzzesi. Abbiamo 9.361 imprese attive in questa città e 22 mila studenti universitari che operano, vivono, scommettono su questa realtà per realizzare il proprio progetto di vita. Abbiamo le risorse finanziarie e le attenzioni da parte del Governo: il valore di oggi non sono i sampietrini lanciati addosso a persone sbagliate, ma l'attenzione del governo verso questa città”. 

Oltre alla legge sull'Aquila D'Alfonso si è soffermato sul tema delle tasse. 





“Rischia di essere un pugno nello stomaco – ha detto il Presidente – sembra un progetto di dispetto perché non c'era alternativa per le imprese aquilane e rischia di provocare danni ancora più gravi per l'economia dell'Aquila e per le altre città del cratere. Qui c'è bisogno di un supplemento di cura e di premura. Con la nuova Anas , invece, – ha concluso – si metta all'ordine del giorno il completamento del collegamento viario L'Aquila-Pescara per il quale sarebbero sufficienti 150 milioni di euro”. 

DI PANGRAZIO: ''VIVO APPREZZAMENTOPER VISITA DEL PREMIER''

Il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Giuseppe Di Pangrazio esprime vivo apprezzamento “per la prima visita del Premier all’Aquila e in Abruzzo e per la disponibilità dimostrata ad ascoltare le tante questioni esposte dai rappresentati della politica locale. La presenza oggi di Renzi all’Aquila- ha aggiunto Di Pangrazio- conferma l’attenzione del Presidente del Consiglio rispetto ai delicati temi legati alla ricostruzione e alla ripresa economica, produttiva e sociale del capoluogo. Nel corso del suo intervento pnella prestigiosa sede del Gran Sasso Science Institute- ha aggiunto Di Pangrazio- ho molto apprezzato anche le sfide e gli impegni presi da Renzi per lo sviluppo dell’intera Regione, comprese le aree montane che sicuramente hanno bisogno di una maggiore attenzione e maggiori incentivi. Sono sicuro che tra un anno, in occasione della prossima visita in Abruzzo promessa ufficialmente dal Premier, potremmo confrontarci con i risultati concreti ottenuti dalle politiche messe in atto dal Governo regionale e nazionale”.

FORZA ITALIA: ''VISITA DI FACCIATA, ORA I FATTI''

“Accogliamo con piacere la tanto attesa visita del premier Renzi che arriva dopo 18 mesi di annunci e sconcertanti smentite. Rileviamo però alcuni aspetti a dir poco imbarazzanti”. 

Lo dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia che spiegano: “Innanzitutto sulle modalità di quella che sembra un semplice contentino per la nostra regione e per il suo presidente. Renzi, di  ritorno da Rimini e Pesaro, avrebbe deciso il passaggio in Abruzzo solo all'ultimo momento tant'è che lo stesso sindaco Cialente interrogato a riguardo ieri aveva smentito la notizia, peraltro assente anche dal calendario ufficiale del Presidente D'Alfonso. Un secondo aspetto riguarda la sede scelta, l’istituto scientifico del Gran Sasso, che è sicuramente prestigiosa ma non certo istituzionale come dovrebbe essere in occasione dell’arrivo del Presidente del Consiglio che, altra clamorosa pecca, proprio in virtù del ruolo politico che ricopre non dovrebbe partecipare a una semplice riunione “tecnica”. In questo caso D’Alfonso avrebbe dovuto proporre un luogo più istituzionale come la Regione o al massimo il Comune”.

“Ma cosa ci dobbiamo aspettare dalla visita del Premier all’Aquila? Intanto la Giunta regionale gli ha già confezionato un regalo di benvenuto visto che ieri, all’ordine del giorno, ha inserito, su proposta del Presidente, una delibera per la non costituzione in giudizio contro l'eccezione di incostituzionalità avanzata dal governo centrale all'art. 1 della L.R. 13/2015 finalizzata a contrastare la realizzazione del metanodotto della Snam Sulmona – Foligno; opera dichiarata dal governo strategica, insieme con Ombrina mare. Ed è proprio sulla posizione a favore di trivellazioni, metanodotti ed elettrodotti che Renzi dovrebbe chiarire molti aspetti o meglio la Regione Abruzzo dovrebbe far valere un peso politico che a oggi ha dimostrato di non avere”, aggiungono.

“Sperando che non sia una semplice visita di facciata, ci si aspetta che il premier chiarisca anche la spinosa questione che riguarda  la restituzione delle tasse da parte delle aziende del Cratere, avanzata dall’Unione europea – proseguono – Di fronte a questa decisione qual è la sua reale posizione? E’ necessaria un’azione forte di resistenza da parte di Governo e Regione che devono assumere una posizione forte, argomentata e motivata, facendo valere le proprie ragioni sui tavoli di Bruxelles”.

“Renzi – rimarcano i Consiglieri di opposizione – dovrebbe altresì dare rassicurazioni anche sui finanziamenti a beneficio dell’Aquila e delle zone colpite dal sisma. In tal senso è necessario l’impegno da parte dell’esecutivo nazionale di rafforzare le dotazioni di personale, soprattutto tecnico, presso gli uffici della ricostruzione in modo da poter velocizzare l’istituzione delle pratiche e di conseguenza l’assegnazione dei contributi. Molto spesso la mancanza di specifiche risorse umane ha costituito un grosso limite proprio nel portare a termine questi processi”.   

GATTI E CHIODI: ''SCIATTERIA ISTITUZIONALE DEGLI ORGANIZZATORI''

“La sciatteria istituzionale di coloro che hanno organizzato la visita di Renzi all'Aquila desta stupore e imbarazzo”.

Lo sottolineano, in una nota, il Vice Presidente del Consiglio regionale Paolo Gatti e il Presidente emerito della Regione Gianni Chiodi.

“Se si fosse trattato di visita istituzionale del Presidente del Consiglio dei Ministri – spiegano – sia pure dopo ben 18 mesi dall'assunzione del ruolo, un tempo decisamente lungo rispetto all'attenzione che dovrebbero meritare la Regione Abruzzo e soprattutto la città capoluogo terremotata, sarebbe stato d'obbligo invitare i rappresentanti dei cittadini abruzzesi, ovvero i Consiglieri regionali democraticamente eletti, e non solo quelli del centrosinistra. La conclusione è che la veloce, velocissima visita, o è stata quella del segretario del Pd, che ha tenuto un breve discorso ai suoi, evitando il confronto sia con i cittadini che con i rappresentanti eletti della comunità abruzzese, oppure è stata una pessima prova di ineleganza istituzionale e scarso rispetto nei confronti dei cittadini. In fondo, data l'inconsistenza complessiva della visita in termini di impegni politico amministrativi, così come risulta dai resoconti, poco importa di sapere in quale veste sia transitato di sfuggita il premier-segretario di partito, e meno ancora di sapere a chi vada attribuita la brillante organizzazione della comparsata. Confidiamo solo che vengano risparmiate ai cittadini abruzzesi le abituali, ridondanti, tautologiche e bulimiche dichiarazioni dei rappresentanti del PD sulla straordinaria importanza di un evento semplicemente inutile”.

UGL: ''NON TI VOGLIAMO ALL'AQUILA''





“La visita furtiva ed improvvisa organizzata per oggi a L’Aquila da parte del Premier Renzi rientra nella strategia di quest’ultimo che, invece di proporre azioni concrete per il Paese, si mostra incline a trovare iniziative ad effetto che possano supportare sterili annunci mediatici”.

Così l'Ugl, dopo la visita del premier Renzi.

“L’Aquila e l’Abruzzo non sono disposti ad offrirsi come palcoscenico per proclami narcisistici – aggiunge la nota – Il dramma del terremoto del 2009 è ancora vivo ed il Governo non ha fatto nulla per favorire la ricostruzione né tantomeno per aiutare la ripresa occupazionale in quello che doveva essere il cantiere più grande di Europa. Fino ad oggi il Premier ha manifestato il suo interesse per l'Abruzzo solo per favorire lo sfruttamento del territorio abruzzese con le folli trivellazioni nell’Adriatico, la realizzazione del mega gasdotto della Snam in piena zona sismica e l’esecuzione di insostenibili centrali a biomasse”.

“Per questo motivo L’Ugl di L'Aquila si unisce all’ampio fronte di protesta e grida forte: Renzi non ti vogliamo a L’Aquila”, conclude l'Ugl.

GSSI: ''ONORE OSPITARE PRESIDENTE CONSIGLIO''

“È un onore per il Gran Sasso Science Institute ospitare il Presidente del Consiglio in occasione della sua visita all'Aquila”, ha commentato Eugenio Coccia, Direttore del Gssi, che ha accolto Renzi e introdotto l’incontro.

“Ed è per noi una soddisfazione che il Presidente del Consiglio abbia potuto apprezzare il carattere innovativo, la proiezione internazionale e la missione del nostro istituto: svolgere ricerche alla frontiera del sapere, formando giovani ricercatori e contribuendo, insieme all'Università e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, a disegnare L'Aquila del futuro quale città europea della conoscenza”, ha concluso il direttore del GSSI.

Antonio Zoccoli, membro della Giunta Esecutiva dell’Infn, ha sottolineato come “il fatto che questo incontro tra il Presidente del Consiglio e la città dell’Aquila abbia avuto luogo al Gran Sasso Science Institute è significativo: il Gssi, progetto per la cui realizzazione l’Infn si è fortemente impegnato in questi anni, oggi rappresenta infatti un polo scientifico e culturale di eccellenza, a testimonianza di come la rinascita dell’Aquila sia possibile, e di come la ricerca scientifica sia un ingranaggio chiave per lo sviluppo, come sottolineato anche in occasione della recente visita del Presidente Renzi al Cern a Ginevra”.

UDS L'AQUILA, UDS ABRUZZO: ''RENZI NON E' IL BENVENUTO''

Solo ieri sera è stata ufficializzata la visita prevista per oggi pomeriggio del premier Matteo Renzi nel capoluogo abruzzese. L’Unione degli Studenti L’Aquila, Studenti Indipendenti L’Aquila e L’Unione degli Studenti Abruzzo aderiscono alla contestazione che si terrà oggi alle ore 16:00 presso la Fontana Luminosa e invitano il mondo della formazione e la cittadinanza tutta ad unirsi alla protesta.

“Veniamo chiamati a fare da spettatori all’ennesima passerella istituzionale sul suolo aquilano – dichiara William Giordano, coordinatore cittadino dell’Unione degli Studenti L’Aquila- Alle promesse mai mantenute sui tempi della ricostruzione e alla futile ricerca di consensi e mediaticità da tempo opponiamo percorsi di partecipazione attiva e reale in grado di orientare il processo della ricostruzione sulla base del soddisfacimento dei bisogni della popolazione studentesca aquilana. Non è un caso se la nostra città ha raggiunto picchi di mobilitazione contro La Buona Scuola del Governo Renzi. Ci siamo opposti a un modello autoritario di scuola e al definitivo smantellamento della scuola pubblica e abbiamo saputo avanzare valide proposte alternative, ma ci siamo trovati di fronte un Governo sordo nei confronti delle rivendicazioni di chi si è mobilitato. Renzi ha già dimostrato di procedere per forzature democratiche e di rifiutare il confronto con i corpi intermedi. Per questo a L’Aquila non è il benvenuto ”

“L’approvazione del Jobs Act, dello Sblocca Italia e della Buona Scuola ci restituiscono il dato di quanto siano peggiorate le nostre vite e di come la precarietà, il ricatto, il saccheggio delle risorse e la dequalificazione dei processi formativi siano elementi sempre più strutturali nella nostra società -dichiara Giorgio Bruno, membro di Studenti Indipendenti L’Aquila- Vogliamo poter determinare dalle scuole e dalle università un modello di società e di sviluppo realmente sostenibile, vogliamo poter avere delle prospettive dignitose di vita in questa città, vogliamo poter scegliere il nostro futuro, vogliamo poterci emancipare dal ruolo di subalterni che ci è stato imposto. Contro l’autoritarismo del Governo dell’austerità pretendiamo che venga riconosciuto un protagonismo delle studentesse e degli studenti nei luoghi della formazione e sui territori!”

“Noi studenti abruzzesi ci siamo sempre schierati in difesa del territorio -dichiara Saverio Gileno dell’Unione degli Studenti Abruzzo- Abbiamo partecipato alla grande manifestazione del 23 maggio a Lanciano insieme ad altre 60mila persone per dire “no” al progetto di trivellazione petrolifera “Ombrina Mare”, perchè riteniamo che siano più importanti la flora e la fauna della nostra costa e l’economia turistica balneare ed enogastronomica dell’Abruzzo che l’interesse di una qualche multinazionale del petrolio. Non accettiamo che possano essere presi spazi di esibizionismo per fare retorica sulla ricostruzione dell’Aquila da chi si sta facendo promotore di un’aggressione al territorio abruzzese senza precedenti.”

“Invitiamo il mondo della scuola, il mondo dell’università e la società civile tutta a unirsi a noi nella contestazione che avrà luogo oggi pomeriggio alle ore 16:00 presso la Fontana Luminosa. -conclude la nota delle tre organizzazioni studentesche e universitarie- Dal 9 al 17 ottobre, inoltre, metteremo in campo azioni e iniziative che diano piena centralità alle vertenze territoriali e che evidenzino l’esistenza di un’alternativa concreta e reale a quella che ci viene imposta”.

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