REGISTA DI ORIGINE ABRUZZESE E’ TRA I FINALISTI DEL ”CINE FUTURA FEST” CON IL VIDEO ”HOUSE ON FIRE”

4 Novembre 2019 09:21

Pescara - Cultura

PESCARA – Jay Manari, regista di origine Pescarese, è in finale con “House On Fire” (La Casa in Fiamme) alla prima Edizione del CineFutura Fest, che si terrà a Roma al Church Palace Hotel il 7 e l'8 novembre.

Jay concorre nella categoria “Ambiente e Natura” Senior. 

La giuria che ha selezionato il cortometraggio è composta da Lino Banfi, Paola Tiziana Cruciani, Nino Frassica, Eleonora Giorgi, Neri Parenti, Andrea Roncato, Riccardo Rossi e Cinzia Th Torrini.  





Decreterà il vincitore di ogni categoria e inoltre premierà il miglior regista, la miglior attrice, il miglior attore e il miglior film vincitore assoluto del festival. 

Nel corso dei due giorni si terranno tre masterclass inerenti le tre tematiche del festival, introdotte da Alessandra Barzaghi e Fabrizio Sabatucci, che vedranno come protagonisti Alessandro Cecchi Paone per Diversità ed Integrazione, Vittorio Sgarbi per Arte e Storia e Valerio Rossi Albertini per Ambiente e Natura. 

Beppe Convertini e Rossella Brescia condurranno la serata finale alla quale presenzieranno Lino Banfi e molti altri artisti, tra i quali Christian De Sica, Milena Vukotic, Stefania Sandrelli, Ricky Tognazzi e Simona Izzo, Remo Girone e Victoria Zinny che premieranno i giovani vincitori. 

La serata prevede inoltre le esibizioni dei cantanti e attori de “L’Orchestraccia” e dell’attrice comica Michela Giraud. 





House On Fire è un video no profit ispirato dall'omonimo libro di Greta Thunberg.

È stato creato per supportare la call #artforclimatechange e per essere donato all'organizzazione Greenpeace Italiana e Internazionale affinché ogni membro della produzione ManarìFilmArts possa così contribuire alla diffusione di questo messaggio universale di emergenza climatica, troppo a lungo ignorato. Il video vuol ricordare allo spettatore il legame mistico-spirituale che lega la Natura all'Uomo, invitando quest'ultimo ad un atteggiamento più empatico nei confronti della propria “Casa”, che dovrebbe onorare e proteggere, dato l'insostituibile valore con cui essa determina la sua stessa sopravvivenza.

“La nostra casa è in fiamme” ed anche le nostre speranze poiché esse inaridiscono e bruciano come petali arsi dalla luce del sole.

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