REGIONE: VERTICI NO STOP SULLA CULTURA IL CENTRODESTRA TRATTA, I 5 STELLE NO

13 Ottobre 2015 20:15

Regione - Cultura

L’AQUILA – Slitta di ora in ora l’inizio del Consiglio regionale mentre si cerca una difficile intesa tra forze politiche sul tema caldissimo della cultura.

I consiglieri sono impegnati in una riunione congiunta della prima (Bilancio) e della quinta commissione (Cultura) per esaminare il provvedimento di salvataggio dell’Istituzione sinfonica abruzzese, che attende un contributo di 400 mila euro, nonché di assegnazione di sostegni ad altre associazioni culturali abruzzesi.

L’intesa, che si cerca da ieri mattina, è difficile perché c’è sempre da superare l’ostacolo dei 1.100 emendamenti ostruzionistici presentati dalle opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 stelle.

I grillini, in particolare, sono irremovibili, il centrodestra sta ragionando, invece, con la maggioranza di centrosinistra.

LA LISTA DELLA SPESA

Questo l’elenco della spesa previsto da una delle ipotesi in campo: 150 mila al teatro Marrucino di Chieti, 100 mila al liceo musicale Braga di Teramo, 80 mila euro al teatro dei Marsi di Avezzano, 80 mila all’International Arts festival di Pescara, 50 mila euro ciascuno a Premio Michetti di Francavilla, e al premio Flaiano di Pescara, 30 mila ciascuno al teatro Fenaroli di Lanciano e alla fondazione Brigata Majella di Pescara.





Infine previsti 150 mila euro per le manifestazioni storiche, come la Giostra cavalleresca di Sulmona e il Mastrogiurato di Lanciano.

Curiosamente sono inseriti anche 10 mila euro per il Comune di Gagliano Aterno ( L’Aquila), per tirocini formativi extracurriculari.

In totale si tratta di 930 mila euro.

Non solo, nel subemendamento del centrodestra si riconoscono 800 mila euro all’Isa, 400 mila per il 2015 e 400 mila per il 2016, ma si aggiunge che “a fronte della concessione del contributo, l’lsa deve effettuare un numero di spettacoli a organico completo a titolo gratuito all’interno del territorio regionale”.

Inoltre la “Regione Abruzzo può richiedere previa intesa all’Istituzione sinfonica, un numero di 500 ore di educazione musicale presso enti e istituzioni da individuarsi previa intesa”.

“Un atto di giustizia”, definisce questo emendamento il centrodestra, “è un mercato delle vacche”, ribatte Gianluca Ranieri del Movimento 5 stelle: “I soliti finanziamenti a pioggia per le istituzioni culturali più uguali delle altre. Come ci chiede l’Europa, invece, andava emanato un bando con i 1,5 milioni di euro complessivi per la cultura, a cui possano partecipare tutte istituzioni culturali abruzzesi, tranne l’Isa che ha già avuto il suo finanziamento ad hoc da 400 mila che noi non mettiamo, in sé, in discussione”.

CINQUE STELLE: “UNA SPARTIZIONE CLIENTELARE”





“Non vogliamo far chiudere l’Isa, vogliamo invece che si salvaguardi l’intero panorama culturale abruzzese privilegiando il merito e la qualità. Cosa che non sta accadendo perché la maggioranza di centrosinistra in accordo con le opposizioni di centrodestra stanno portando avanti un mercato, distribuendo contributi a tavolino e al di là del merito”.

Così i consiglieri del Movimento 5 stelle in una conferenza stampa convocata nel pomeriggio per commentare i lavori congiunti delle commissioni.

I grillini hanno presentato 700 emendamenti ostruzionistici per i quali non è possibile per la maggioranza che è d’accordo con il centrodestra, di presentare un sub emendamento che allarga a molte associazioni culturali l’assegnazione di un contributo.

“Deve essere finanziato chi ha qualità e fa bene bene il proprio mestiere, proponiamo che sia istituito un fondo unico con premialità che assegni contributi con un bando pubblico con requisiti precisi”, ha spiegato il capogruppo, Gianluca Ranieri il quale spiega che la legge “c’è dallo scorso anno, ma i bandi non sono stati fatti”.

I consiglieri Sara Marcozzi e Domenico Pettinari hanno puntato il dito sul fatto che “non si vogliono criteri oggettivi e che fondi pubblici non possono essere dati da politici, a chi sì e a chi no”.

“Stanno dividendo la torta, non partecipiamo a questa spartizione tra amici senza merito e bandi. Speriamo naturalmente di sbagliare in questa previsione. Non ci stiamo e non ritireremo gli emendamenti”, concludono.

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